

La pianificazione urbanistica e la normativa sugli espropri
rivestono un ruolo cruciale nell’organizzazione del territorio e
nello sviluppo economico e sociale di un Paese. La loro stretta
interconnessione si basa sull’equilibrio tra interesse pubblico e
tutela della proprietà privata.
In questo articolo approfondiamo i principali aspetti storici,
le criticità del modello tradizionale e le prospettive future, con
un focus sull’impatto di queste tematiche sul contesto
contemporaneo, riportate nell’interessante
relazione del Presidente di Sezione del Consiglio di Stato,
Raffaele Greco, tenuta in occasione del Corso di formazione per
magistrati amministrativi neoassunti su “Urbanistica, edilizia ed
espropriazione”, organizzato dall’Ufficio studi e formazione della
Giustizia amministrativa e tenutosi in modalità telematica il 13
dicembre 2024.
Punti chiave
La pianificazione urbanistica e la procedura espropriativa hanno
rappresentato per decenni strumenti chiave per il governo del
territorio. I loro obiettivi principali sono stati:
- la razionalizzazione dello sviluppo urbano:
prevedendo opere pubbliche e infrastrutture in modo
organizzato; - l’equilibrio tra interessi pubblici e privati:
garantendo che i sacrifici imposti ai proprietari fossero
giustificati dall’interesse collettivo; - la promozione di uno
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