Il nuovo Piano Casa va elaborato di pari passo
con la definizione della riforma del Testo Unico
dell’Edilizia. È questa in sintesi la riflessione del
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), operata attraverso le
parole del presidente Massimo Crusi:
“Condividiamo l’attenzione del MIT per il recupero del
patrimonio edilizio come risposta al problema del disagio abitativo
e riteniamo che l’esigenza di una definizione legislativa di
semplificazioni procedurali per dare risposta, in tempi brevi, alle
esigenze emerse nei territori non debba risultare pregiudizievole
di un disegno organico di riordino di tutta la normativa
edilizia”.
Piano Casa: le soluzioni passano dalla riforma del Testo Unico
Edilizia
Come ha spiegato il presidente del CNAPPC, si tratta di una
“Riforma urgente e non più differibile sia per la difficoltà di
sintesi tra vecchie leggi urbanistiche e normativa edilizia, sia
per la necessità di una attualizzazione normativa in risposta alle
esigenze di semplificazione e razionalizzazione in grado di
supportare un futuro sostenibile per il nostro Paese”.
Per Crusi è questa la strategia
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.