Milano, 30 aprile 2021 – 15:01
Economia sostenibile/circolare (Documentazione Complementare)
(Francesco Petrucci)
Il Consiglio dei Ministri del 29 aprile 2021, dopo l’ok del Parlamento del 27 aprile, ha licenziato in via definitiva il Piano nazionale di ripresa e resilienza in vista dell’invio alla Commissione europea.
Il Piano nazionale – da inviare entro il 30 aprile 2021 — indica le azioni e i programmi di investimento nazionali da finanziare coi fondi europei del Recovery fund, il dispositivo per la ripresa e resilienza di cui al regolamento 2021/241/Ue. Una buona parte dei fondi (circa 60 miliardi di euro) sono destinati a investimenti nella transizione ecologica. Il Governo ha anche approvato uno schema di decreto-legge che integra i fondi Ue e contiene norme per un lancio immediato di investimenti in vari settori: agevolazioni per interventi edilizi (cosiddetti “Ecobonus” e “Sismabonus”), infrastrutture e mobilità sostenibili, sostenibilità ambientale dei porti, investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali; ambiente e clima.
Approvato anche uno schema di decreto-legge con proroghe di termini legislativi tra i quali si segnala la proroga al 31 dicembre 2021 delle semplificazioni edilizie ex articolo 264, Dl 34/2020 per piccoli interventi provvisori “anti Covid-19” in spiagge, piscine e parchi, nonché la proroga dal 30 aprile al 30 settembre 2021 della validità del regime transitorio in materia di controlli radiometrici delle merci. Proroga anche per lo “smart working” nella P.a..
Intanto il Comitato economico e sociale europeo nella risoluzione 25 febbraio 2021 (Guue 30 aprile 2021, n. C 155) ha dato conto di un’indagine nei 27 Stati membri dalla quale è risultato che le parti sociali e le organizzazioni della società civile sono state coinvolte in modo insoddisfacente nel procedimento di stesura dei Piani nazionali di ripresa e resilienza.
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