Fra i numerosi ecoincentivi promossi dal Governo negli ultimi anni troviamo anche un’iniziativa studiata per favorire l’ampliamento dei giardini e dei boschi; per esempio, il bonus verde trova spazio in ambito cittadino, dove ognuno potrebbe approfittarne per abbellire le aree private o contribuire a rendere gli spazi condominiali più vivibili, mentre alcune regioni si sono impegnate per favorire tutti quei soggetti, ivi comprese le imprese, che intendono prendersi cura dei terreni boschivi di loro proprietà e vorrebbero ampliarli secondo le modalità previste dalla Legge. Vediamo insieme in cosa consistono gli incentivi per piantare un nuovo bosco.
L’esempio della Sardegna
La Regione Sardegna ha deciso di prendersi cura delle sughere e di offrire un piccolo premio in denaro per ogni operazione svolta in tale ambito: nello specifico si parla di 50 centesimi per ogni pianta estratta correttamente, di 1 euro per ogni pianta estratta se quest’ultima ha un diametro di almeno 60 cm e un’altezza di almeno 1 mt, di 1 euro per ogni pianta svestita e di 2 euro per ogni pianta potata a regola d’arte. La proposta intende assolvere il compito di una corretta gestione di una foresta nell’ambito delle attività selvicolturali.
La gestione delle foreste in Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna intende valorizzare il bosco in qualità di risorsa rinnovabile; in tal senso, la proposta consiste nel dare spazio alla biodiversità e promuovere allevamenti dove le piante più giovani vengono cresciute insieme ad altre più adulte e di specie diverse.
Il bonus verde
Spendiamo due parole per il recente bonus verde promosso dal Governo e che interessa unicamente le aree urbane; è infatti prevista una detrazione IRPEF pari al 36% per tutti i soggetti che agiscono come segue:
– realizzano aree verdi in prossimità di edifici preesistenti o sopra terreni scoperti di proprietà;
– costruiscono giardini pensili o coperture “verdi”, costituite da piante vere e proprie.
La detrazione massima ammessa è pari a una quota di 1800 euro, il 36% di 5 mila euro in riferimento a ogni singolo immobile; per quanto riguarda i condomini si parla di 5 mila euro per ogni unità abitativa.
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