di Alberto Pieri Numeri da record per un incentivo che ha scatenato una valanga di polemiche. Sono stati esattamente 663.710 le bici e i monopattini elettrici acquistati dagli italiani grazie ai bonus stanziati dal governo: 215 milioni di euro nel 2020 e una trentina per quest’anno. In tutto, circa 250 milioni con l’obiettivo dichiarato di rifinanziare il programma della cosiddetta “mobilità sostenibile” anche per i prossimi anni. Soldi buttati al vento perché non solo, nel periodo del Covid, è aumentato il ricorso alle auto private. Ma, soprattutto, i bonus sono stati…
di Alberto Pieri
Numeri da record per un incentivo che ha scatenato una valanga di polemiche. Sono stati esattamente 663.710 le bici e i monopattini elettrici acquistati dagli italiani grazie ai bonus stanziati dal governo: 215 milioni di euro nel 2020 e una trentina per quest’anno.
In tutto, circa 250 milioni con l’obiettivo dichiarato di rifinanziare il programma della cosiddetta “mobilità sostenibile” anche per i prossimi anni. Soldi buttati al vento perché non solo, nel periodo del Covid, è aumentato il ricorso alle auto private. Ma, soprattutto, i bonus sono stati decisi senza adottare, nello stesso tempo, leggi e regolamenti in grado di garantire la sicurezza per i consumatori. Un doppio disastro. E un affare, milionario, per le imprese, soprattutto cinesi, che di fatto controllano il mercato.
In Italia, infatti, non ci sono industrie specializzate nel settore. Colpa anche dei prezzi e delle capacità produttive dei colossi made in China, che sono da molti anni attivi nella produzione di mezzi elettrici a due ruote. Lo stanziamento del 2020 si esaurì nei giro di poche ore, un vero e proprio click day con lo sportello del ministero che si aprì e si chiuse fra polemiche e flop. Del resto, l’incentivo era davvero incoraggiante: fino a 500 euro per portarsi a casa sia una bici sia un più economico (ma anche più pericoloso) monopattino elettrico. La seconda tranche da 35 milioni stanziata dal governo è stata destinata a coloro che avevano acquistato il mezzo fra il 4 maggio e il 2 novembre del 2020 e non erano riusciti ad ottenere il bonus mobilità perché esclusi dalla dote iniziale di 215 milioni di euro. In tutto, circa 120mila richieste.
Al momento, manca ancora il regolamento attuativo che dovrebbe portare effettivamente i rimborsi nelle tasche degli italiani. Non si tratta di una cifra di poco conto: perché nelle casse del ministero, oltre al finanziamento del 2021, ci sono anche i voucher e i rimborsi chiesti ma che per vari motivi non sono stati erogati e che coprirebbero tutte le richieste nel frattempo pervenute.
Ma non ci sono solo gli incentivi nazionali. Anche le Regioni non si sono lasciate scappare l’occasione per finanziare i bonus. Un esempio notevole è quello dell’Emilia Romagna, che offre il 60% di sconto con un massimale di 500 euro se viene acquistata una e-bike o un monopattino. A Bari è attivo un bonus bici grazie al quale i cittadini possono guadagnare fino a 50 euro al giorno se utilizzano una bici o un monopattino elettrico. Ancora più avanti l’Abruzzo che ha deciso di concedere contributi a fondo perduto per l’acquisto di mezzi eco-sostenibili: il rimborso può arrivare fino al 50% della spesa sostenuta per un massimo di 300 euro per ogni cittadino. Anche in questo caso c’è stato un vero e proprio boom di richieste che ha costretto la Regione a chiudere lo sportello prima del tempo. Forse non tutti i mali vengono per nuocere.
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