Mentre le città iniziano a svuotarsi per gli esodi estivi, nei Palazzi romani l’attività politica è più febbrile che mai. E non solo per le frenetiche trattative in vista delle elezioni. Il Governo uscente si è dato infatti il compito di chiudere in tempi stretti molti delicati dossier rimasti sul tavolo.
Sul versante automotive si è intervenuti in particolare con un Dpcm che porta con sé un restyling degli incentivi per le auto elettriche e ibride plug-in, un nuovo bonus per wallbox e colonnine condominiali e un primo perimetro d’azione per il piano di supporto alla transizione verde del settore. Ma andiamo con ordine.
L’incentivo extra con l’Isee
Sul fronte ecobonus, gli incentivi già previsti per le auto con emissioni da 0 a 20 g/km di CO2 e da 20 a 60 g/km sono alzati del 50% nel caso in cui l’acquirente presenti un Isee inferiore a 30.000 euro. Il beneficio è concesso a un solo soggetto per nucleo familiare. Per questi extra-incentivi le risorse a disposizione sono pari a 40 milioni di euro e sono state ottenute attingendo allo stanziamento già destinato a elettriche e plug-in.
L’agevolazione per i soggetti con Isee inferiore a 30.000 euro assume quindi questa configurazione:
Emissioni CO2 | Con rottamazione | Senza rottamazione |
0-20 g/km | 7.500 euro | 4.500 euro |
21-60 g/km | 6.000 euro | 3.000 euro |
Per tutti gli altri, invece, non ci sono variazioni e gli incentivi restano quindi i seguenti:
Emissioni CO2 | Con rottamazione | Senza rottamazione |
0-20 g/km | 5.000 euro | 3.000 euro |
21-60 g/km | 4.000 euro | 2.000 euro |
Il bonus per le wallbox
Come accennato arrivano anche nuove agevolazioni per chi vorrà installare una wallbox per la ricarica domestica o una colonnina condominiale. Più in dettaglio, da qui alla fine dell’anno è previsto un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente.
Nel caso in cui la posa in opera avvenisse invece sulle parti comuni degli edifici condominiali, il limite di spesa arriva fino a 8.000 euro.
Il piano per l’industria
Infine, qualcosa si comincia a delineare per il piano di supporto alla riconversione green della filiera auto. Si tratta per il momento solo di un perimetro d’azione di massima, per un tema che non potrà non finire al centro delle strategie industriali del prossimo esecutivo.
Nello specifico, è stata definita l’allocazione della quota delle risorse del “Fondo automotive” da destinare al finanziamento degli strumenti agevolativi per promuovere l’insediamento, la riconversione e la riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, al fine di favorire la transizione, la ricerca e gli investimenti.
Si prevede quindi che risorse pari a 50 milioni di euro per il 2022 e a 350 mln per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030, siano destinate, per il 70%, ai Contratti di sviluppo e per il restante del 30% agli Accordi per l’innovazione.
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