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Tredici punti che consentono di collocarsi «dalla parte giusta». È il programma presentato dal Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. «Cuore e coraggio per l’Italia di domani» – continua – snocciolando svariati temi che, in buona sostanza, riprendono e ampliano i 9 punti già presentanti da Conte a Draghi prima dell’uscita di scena del governo. Ma questa è già storia e i pentastellati vanno avanti presentando la propria agenda che, a quanto sembra, vorranno realizzare in solitaria visto la corsa in autonomia al voto. Superbonus, cashback fiscale, salario minimo e anche il limite dei due mandati esteso a tutti i partiti politici. È solo una parte del programma di Conte. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
Il programma di Conte: le linee guida
«Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che in questa legislatura ha realizzato l’80% degli impegni presi nel 2018 con gli elettori. Grazie alle nostre riforme, rivoluzionarie e concrete, il Paese ha retto nel momento più duro dalla pandemia ed è potuto ripartire, facendo segnare una crescita record del Pil nel 2021», questo l’esordio del manifesto elettorale pentastellato.
«Per questo ci troverete schierati da un’altra parte: la parte giusta», quasi a rimarcare la scelta di non coalizzarsi con il centrosinistra e correre in solitaria verso il voto. «La parte delle lavoratrici e dei lavoratori sottopagati e precari, per cui vogliamo introdurre un salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora e agevolare la sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato. La parte dei giovani sfruttati, che vogliamo aiutare a costruire un percorso di vita indipendente attraverso l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti e la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa. La parte delle donne, a cui vogliamo garantire un’effettiva parità salariale».
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Il programma di Conte: fisco e salario minimo
I pentastellati propongono nove euro lordi di salario minimo «per una vita degna e senza precarietà».
Inoltre chiedono lo stop a stage e tirocini gratuiti per combattere lo sfruttamento della manodopera. A maggior ragione prevedono un compenso minimo per i tirocinanti. Al via anche la decontribuzione per il sud per creare nuovi posti di lavoro nelle regioni del mezzogiorno. Cancellazione dell’Irap e taglio al cuneo fiscale per imprese e lavoratori. Tema quest’ultimo molto caro al centrodestra.
Il programma di Conte: superbonus e cartelle esattoriali
Confermano il «successo del superbonus, che è in grado di mettere a disposizione di famiglie e imprese ingente liquidità e che può essere esteso ad altre agevolazioni per investire a costi ridotti nella transizione ecologica». In voga anche una maxirateazione delle cartelle esattoriali.
Il programma di Conte: rdc e pensioni
Un nuovo statuto del lavoratori che comporti anche una riforma degli ammortizzatori sociali in senso universale per autonomi, partite Iva, liberi professionisti e nuove tipologie di lavoro. Con buona pace dei sindacati e soprattutto della Cgil che proprio qualche anno fa ha presentato la stessa proposta.
In tema reddito di cittadinanza i 5S sgombrano subito il campo: non si tocca e va rafforzato. Elemento questo di forte divergenza con la compagine alternativa di centrodestra. E forse anche in parte con il centrosinistra. E si continua con la riforma delle pensioni «evitando il ritorno alla legge Fornero». E questa volta ad essere contenti sicuramente saranno Salvini e Meloni.
Il programma di Conte: giovani e lavoro
Parità salariale tra donne e uomini con tanto di equiparazione dei tempi di congedo di paternità e maternità. In tema di diritti i 5S puntano molto.
Continuano sui giovani con decontribuzioni per gli under 36 con agevolazioni sull’acquisto della prima casa. Il riscatto gratuito degli anni di laurea che saranno conteggiati ai fini pensionistici. Iniziativa già prevista oggi, ma con un pagamento molto esoso.
Il programma di Conte: nuovi superbonus energetici
Incentivare la transizione energetica con altri superbonus edilizi strutturali. I 5S credono nella politica dei bonus edilizi – contrariamente all’ex presidente del Consiglio Draghi – tanto da volerli estendere e proporne di nuovi. In questo caso nel settore dell’energia mantenendo la stessa politica dei crediti fiscali.
Il programma di Conte: legalizzazione cannabis e contrasto alla violenza sulle donne
In programma anche la regolamentazione della coltivazione della cannabis per uso personale. Un tema caldo in Italia e discusso da anni.
L’obiettivo è quello di contrastare il business della criminalità organizzata e «superare le criticità connesse alla produzione limitata di cannabis». Potenziamento di misure di contrasto a ogni forma di violenza contro le donne. Perentori i cinquestelle anche su questo.
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Il programma di Conte: omotransfobia e ius scholae
Restando in tema diritti i pentastellati pongono l’accento sul matrimonio egualitario e l’estensione dei diritti anche alle altre forme di unione che non siano esclusivamente quelle tradizionali (uomo – donna).
L’occhio viene puntato anche sulla legge contro l’omotransfobia e lo ius scholae. Cioè dare ai minori la possibilità di richiedere la cittadinanza prima del compimento dei 18 anni. La conditio sine qua non per avere accesso alla cittadinanza italiana è il compimento di almeno un ciclo scolastico di cinque anni. Tema quest’ultimo molto caro al Pd.
Il programma di Conte: politica europea e immigrazione
L’Europa è anche un tema su cui c’è bisogno i chiarezza. Il programma di Conte propone un’Europa solidale e progressista che si collochi nell’alleanza atlantica e, naturalmente, nell’Ue.
Contrari però al riarmo – e quindi contrari al riarmo ucraino – e in tema immigrazione sono per «definire la gestione dei flussi e le operazioni di primo intervento, nonché la successiva accoglienza, ripartizione e distribuzione tra i paesi membri dell’Unione Europea». Punto quest’ultimo sicuramente più in sinergia con la coalizione di centrodestra.
Il programma di Conte: Rai e riforma del sistema radio-televisivo
I pentastellati mettono bocca anche sul mondo dell’informazione. La loro idea è «una nuova governance che tenga fuori i partiti e assicuri il pieno recupero della sua funzione sociale con garanzia di correttezza e pluralismo dell’informazione», conclude il manifesto programmatico.
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Source: thewam.net
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