Più semplice fare modifiche nelle abitazioni, nei circoli e nei capannoni grazie alle nuove norme tecniche
Le modifiche al piano operativo e al regolamento edilizio sono tese a dare nuovo slancio al settore e a favorire la rigenerazione urbana senza toccare nuovo suolo. Nei circoli sarà possibile destinare uno spazio ad attività commerciali
Puntano a dare più agilità d’intervento per sostenere il settore edilizio e allo stesso tempo a favorire l’utilizzo e le trasformazioni dell’esistente per non consumare suolo nuovo, le modifiche attuate al piano operativo e al regolamento edilizio del Comune di Prato presentate oggi, 15 aprile, dal sindaco Matteo Biffoni e dall’assessore all’urbanistica Valerio Barberis alla presenza delle categorie professionali che hanno collaborato a questo lavoro di affinamento e miglioramento di entrambi gli strumenti urbanistici che ora hanno recepito anche le novità introdotte dal decreto semplificazioni. “Le modifiche al Piano operativo consentiranno di fornire degli strumenti agevolati consoni ai cambiamenti del contesto attuale – ha detto il sindaco Matteo Biffoni -. Le semplificazioni sono il risultato di un lavoro sinergico svolto dagli uffici amministrativi del Comune, dagli ordini professionali e dall’Asl e daranno risposte più agili e veloci”.
Tra le novità c’è la possibilità di creare soppalchi interni anche con cambi di destinazione d’uso per favorire la rigenerazione urbana di tessuti produttivi storici oppure di fare parziali demolizioni per raggiungere standard igienico sanitari o di sicurezza nei luoghi di lavoro per agevolare la rifunzionalizzazione degli immobili produttivi. Nella trasformazione da produttivo a servizi (alla persona, alla residenza e alle cose e le attività di ospitalità temporanea diversa dalle attività ricettive) per superfici fino a 250 metri quadrati viene eliminato l’obbligo di trovare o pagare gli standard urbanistici. Inoltre si utilizza il carattere prestazionale per le normative igienico-sanitarie.
Più flessibile poi la regola dei parcheggi cosiddetti verdi senza venir meno agli obblighi su permeabilità e ombreggiatura; è stata ridefinita poi la modalità di realizzazione degli aumenti volumetrici fuori sagoma su porzioni di edifici: sono possibili incrementi di superficie fino a 70 mq all’ultimo piano, laterali o tergali.
Un’altra novità curiosa riguarda i servizi culturali, dello spettacolo e ricreativi, per lo più circoli. Ebbene, potranno destinare fino al limite del 25% della superficie esistente e comunque non oltre i 200 mq, ad attività commerciali di somministrazione.
E’ stato riformulata poi la definizione dei cosiddetti “lotti di completamento” per consentire il raggiungimento dell’obiettivo del completamento anche per lotti che si trovano al limite dei tessuti urbani o che appartengono a proprietà differenti che difficilmente riescono ad intervenire in maniera unitaria.
“Si tratta della continuazione degli interventi già attivati a giugno scorso con l’approvazione del Piano di azione a supporto dei settori di edilizia e urbanistica che puntano a far ripartire l’edilizia e le opere pubbliche, a semplificare la normativa, a riutilizzare il patrimonio produttivo esistente e a generare aree verdi – ha precisato l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis -. Nello specifico le modifiche agli articoli del Regolamento Edilizio puntano a risolvere alcune criticità e rallentamenti nelle norme che riguardano la riqualificazione energetica e la riconversione degli edifici produttivi da artigianali a direzionali e servizi, oltre a favorire le politiche nazionali riguardanti il Super Bonus 110%”.
(e.b.)
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