Nota dell’associazione di categoria dei gommisti: rispettare la scadenza del 15 maggio per il passaggio dall’equipaggiamento invernale a quello estivo, non ci saranno i promessi incentivi a chi acquista un nuovo treno
VENEZIA. Da novembre 2021 è legge la possibilità di sostituire le ruote delle auto, con modelli diversi rispetto alle misure delle case di produzione, purché omologati, senza passare per la Motorizzazione Civile per il relativo collaudo. La norma, fortemente voluta da CNA, prevede che sia direttamente l’officina autorizzata ad effettuare le pratiche. Una misura che, consentendo ai cittadini di rivolgersi all’officina di fiducia, ridurrà notevolmente i tempi e snellirà le procedure, creando anche nuove opportunità di lavoro per le imprese del settore.
Tuttavia, il decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, che doveva essere adottato entro novanta giorni dalla pubblicazione della Legge, tarda ad arrivare.
«L’emendamento, che deve ancora essere reso operativo – chiarisce Giorgia Fortuni, Presidente CNA Gommisti Veneto – interviene sulla normativa del «sistema ruota» in vigore dal 2013, che consentiva questa possibilità solo previo collaudo da parte della Motorizzazione. Con la nuova Legge doveva essere direttamente l’officina autorizzata ad effettuare le pratiche, con un notevole risparmio di tempi. Ad oggi, tra Covid e smart working, sono necessari molti mesi di attesa per poter accedere ai collaudi in Motorizzazione. Una situazione che, per forza di cose, contribuisce a creare ulteriori ostacoli a un settore, quello dell’autoriparazione, già in difficoltà per altri aspetti: dalla mancanza di ricambi, ai continui aumenti dei listini, per non dimenticare l’importante caro-bolletta. Chiediamo quindi che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili adotti con celerità il decreto attuativo; sarebbe un passo in avanti notevole per il settore e per tutti gli automobilisti.»
Una richiesta che potrebbe in qualche misura agevolare il comparto della autoriparazione, sotto pressione in particolare per la mancanza di materie prime e per la vetustà di un parco macchine che non viene rinnovato dagli automobilisti. E a garantire la sicurezza pubblica di questo parco circolante sempre più vecchio – va registrato tra l’altro un boom di vendite per l’usato – sono appunto gli autoriparatori.
«Per taluni ricambi non è possibile prevedere le tempistiche di arrivo – aggiunge Sergio Schiavon, Presidente CNA Autoriparazione Veneto ¬– in particolare per tutta la componentistica elettronica che proviene dall’Ucraina, e per alcuni materiali, come il nerofumo per la produzione delle gomme, di cui oltre un terzo proveniva dalla Federazione russa, colpita dalle sanzioni e tutti i ricambi aftermarket che venivano prodotti nell’Est Europa.»
A questo si aggiunga la confusione creata dalla notizia relativa al Bonus Pneumatici che era stato annunciato. «La data di scadenza per il cambio gomme invernali con quelle estive è fissata al 15 maggio, con il rischio di sanzioni per l’automobilista – prosegue Schiavon –. Un momento di picco lavorativo a cui quest’anno si era aggiunta la falsa aspettativa creata dal “bonus pneumatici”. Si trattava di un semplice emendamento e già se ne parlava come misura operativa. Ma la proposta di creazione del bonus è stata ritirata: invitiamo quindi gli automobilisti che hanno disdetto gli appuntamenti nelle officine a contattare il proprio gommista di fiducia e a non aspettare ulteriormente per rispettare le scadenze. Con un parco auto sempre più vecchio e con le richieste dall’Europa di una mobilità sostenibile, noi autoriparatori dobbiamo essere messi nelle condizioni di operare per mantenere la sicurezza. Serve una semplificazione, per noi e per gli automobilisti, a cominciare dal rendere operativa la possibilità di sostituire le ruote delle auto direttamente in officina senza dover passare per la Motorizzazione Civile.»
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