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Pnrr, 21 miliardi dall’Ue all’Italia. Decreto: cosa prevede e novità – The Italian Times

La prima rata è stata versata: dalla Commissione Ue sono arrivati i primi 21 miliardi per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Pnrr, per il quale il Governo aveva fatto richiesta lo scorso dicembre. “Buone notizie per l’Italia: al via il primo pagamento dal Next Generation Eu per 21 miliardi di euro per l’Italia“, ha twittato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in un videomessaggio ha poi spiegato: “Finora l’Italia ha compiuto progressi sufficienti con le riforme necessarie per rendere l’economia e la società del Paese pronte per il futuro, con una pubblica amministrazione più digitale e un sistema giudiziario più efficiente, ad esempio, e con un sistema di istruzione e un mercato del lavoro più inclusivi”.

Da qui anche l’augurio: “Quindi congratulazione all’Italia, continua così!”. La stessa von der Leyen ha assicurato che l’Italia è “sulla via verso la ripresa” ed è “la principale beneficiaria del Next Generation Eu”, in quanto riceverà complessivamente 191 miliardi di euro.

In cosa consistono i 21 miliardi

Dei 21 miliardi versati da Bruxelles a Roma, che ha certificato il raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel Pnrr per il 2021, 10 miliardi sono di sovvenzioni a fondo perduto e 11 miliardi sono in prestiti a tasso agevolato. Come spiegato dal ministero dell’Economia, il pagamento della prima rata “rappresenta un ulteriore passaggio nel percorso di attuazione degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano”. I versamenti “permetteranno di accelerare la transizione ecologica e digitale, rafforzare il sistema produttivo, modernizzare la pubblica amministrazione, ridurre i tempi della giustizia e accrescere la dotazione di infrastrutture del nostro Paese”.

Via libera al nuovo decreto

Intanto il consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto sul Pnrr, che prevede una serie di riforme per agevolare il raggiungimento dei 45 target del Recovery Plan, entro fine giugno. Ecco le principali novità:

Concorsi e assunzioni: i candidati a concorsi nella Pubblica amministrazione devono conoscere almeno una lingua straniera e avere un “corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media”, anche per “tutelare l’immagine della pubblica amministrazione”. Nella Pa arriva anche una newco per spingere la digitalizzazione di Inps, Inail, Istat e delle pubbliche amministrazioni centrali.

Concorso per il sud: dal momento che molti posti sono rimasti vacanti, saranno ricoperti a collaboratori a contratto che dimostrino di avere gli stessi requisiti richiesti dal concorso. Anche i pensionati potranno ricevere incarichi come consulenti per gli enti locali.

Parità di genere: si prevede di premiare, con punteggi maggiori nei bandi di gara, le imprese che hanno il “bollino” della parità di genere. Nella Pubblica amministrazione, invece, si potranno avere “vantaggi specifici al genere meno rappresentato”, per raggiungere un vero equilibrio di genere.

Comitato tecnico-scientifico nella giustizia: avrà il compito di monitorare l’efficienza della giustizia civile, la ragionevole durata del processo e la statistica giudiziaria, senza dimenticare l’obiettivo principale di “accelerazione e semplificazione” dei procedimenti civili. Il comitato avrà un massimo di 15 componenti, senza remunerazione, e sarà presieduto dal ministro della Giustizia (o suo delegato).

Evasione e lavoro nero: svolta per chi non accetta i pagamenti con carte e moneta digitale, con l’anticipazione delle multe da partire dal 30 giugno invece che da gennaio 2023. Per contrastare il lavoro nero, invece, è prevista la creazione di un portale nazionale del sommerso per integrare le banche dati di Ispettorato nazionale del lavoro, Inps e Inail.

Ecobonus e sismabonus: le informazioni sui due incentivi saranno trasmesse per via telematica all’ENEA, come già previsto per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici soggetti a detrazione, in modo da verificare il risparmio energetico ottenuto.

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