Un rinvio continuo al 2026, con una concentrazione sempre più
preoccupante delle scadenze dei piani al termine del programma sul
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: secondo
Federcepicostruzioni è questo il dato più allarmante che viene
fuori dall’analisi sulla spesa del PNRR, mettendo in evidenza un
quadro piuttosto critico.
PNRR: ritardo preoccupante nella realizzazione delle opere
“Il quadro che si evince da tutte le più recenti
rilevazioni – sottolinea il presidente nazionale di
Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi –
è molto preoccupante, nonostante la lacunosità delle
informazioni. Sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati
dal Pnrr si continuano a raccogliere informazioni imprecise e
frammentarie, ma da tutte appare con evidenza il filo conduttore
dei ritardi che continuano ad accumularsi: lo si ricava dai
periodici monitoraggi di Openpolis, dalle relazioni del Governo al
Parlamento sullo stato di attuazione del Piano, e da ultimo anche
dal Rapporto presentato dal Servizio Ricerche del Parlamento
europeo”.
Lombardi sottolinea come molte delle informazioni disponibili
siano ferme al 31 dicembre scorso, senza peraltro tenere in
considerazione la revisione
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