La nuova tecnologia applicata al settore automobilistico si sta rivelando utilissima. Tra le invenzioni migliori c’è sicuramente quella del sistema di monitoraggio del conducente che ha il compito di rilevare i colpi di sonno al volante. Nel continente asiatico però il DMS (Driving Monitoring System) sta creando non pochi problemi a causa dei particolari tratti somatici.
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Colpa…degli occhi
Il problema ha iniziato ad emergere quando le telecamere puntate sul conducente per verificare i riflessi e la concentrazione del conducente hanno preso il posto dei sensori sul volante. I proprietari delle auto XPeng hanno aperto una vera e propria polemica lamentando che i sistemi confondono la loro conformazione del viso (con occhi piccoli e quasi serrati tipici degli asiatici), con occhi chiusi. Un blogger digitale cinese ha parlato del problema sui suoi social netwok, lamentando di essersi visto sottrarre più volte i cosiddetti “punti di guida intelligente” proprio per questo motivo. I punti in questione sono molto simili a quelli di una patente di guida, con la differenza che non ci sono conseguenze legali e che il sistema XPeng (che li aggiunge e li leva) ripristina i punti a 100 ogni 12 mesi. Quando i punti scendono a zero, il guidatore deve sottoporsi a un test di sicurezza per riaverne 100.
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