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Quando un portico in legno necessita del
permesso di costruire? Quali sono i limiti
dimensionali per considerare un’opera
pertinenziale e non un abuso edilizio? E
in che modo si concilia tutto questo con il regolamento
edilizio comunale?
Portico in legno: interviene il TAR
Domande che, come spesso accade, non trovano risposta
all’interno di una sola legge (benché la legge che
regola l’attività edilizia si chiami “Testo Unico
Edilizia”) ma in un’intricata selva di
normative nazionali, regionali e comunali (oltre che una buona dose
di buonsenso) oppure nelle aule dei tribunali, dove si
gioca la partita. È il caso della sentenza n. 23/2025 del TAR
Emilia-Romagna che affronta proprio questo tema,
offrendo spunti importanti per chi si occupa di
urbanistica e diritto
edilizio.
La vicenda nasce da un’ordinanza del Comune che disponeva la
demolizione di un portico in
legno di “circa” 31,5 mq, ritenuto
privo di titolo abilitativo. Il proprietario,
contestando la misura, ha impugnato l’ordinanza davanti al TAR,
sostenendo che il portico, realizzato tra il 2013 e il
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