Bene la riapertura che però lascia perplessi e delusi gli operatori dell’edilizia. Taglio ai corrispettivi per i bonus ordinari al 50%: solo 80 su 100 di retrocessione
Poste Italiane, come preannunciato, ha riaperto la piattaforma d’acquisto dei crediti di imposta da Superbonus, ecobonus, bonus casa, bonus facciate e bonus colonnine di ricarica. Possono accedere alla piattaforma privati, imprese e liberi professionisti che hanno sostenuto in maniera diretta i relativi oneri. In pratica le cosiddette prime cessioni.
Solo una cessione
L’ente ha atteso che si chiudesse il ciclo dei “molteplici interventi legislativi in materia”, soprattutto in materia antifrode. La notizia è stata salutata positivamente da clienti e operatori d’edilizia che possono finalmente respirare finanziariamente. Con parecchie perplessità soprattutto per il fatto che per ora le operazioni sono limitate alla prima cessione mentre il recente Decreto Crediti ne concede altre due. Dunque, Poste al momento non acquista nessun credito d’imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti d’imposta maturati a seguito di sconto in fattura.
Leggere con attenzione…
Dopo la tormentata storia delle frodi, Poste Italiane invita peraltro chi voglia cedere il proprio credito di imposta “a leggere con attenzione i paragrafi che seguono al fine di valutare con piena consapevolezza i requisiti oggettivi e soggettivi, il set documentale richiesto e la tempistica del processo”.
Altro vincolo: l’ente valuta la possibile acquisizione dei crediti solo se il cedente si è avvalso di un intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate per effettuare la trasmissione del “modulo di esercizio dell’opzione di cessione del credito d’imposta” all’Agenzia delle Entrate.
Numerosi vincoli di Poste
Ulteriore vincolo: la piattaforma è attiva solo per le richieste di cessione presentate dai beneficiari originari del credito d’imposta (ovvero le prime cessioni) e relativamente alle quote annuali fruibili a partire dal 2023 in relazione a crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2022 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti. Quindi nulla per il passato.
Massimo cedibile: l’importo complessivo massimo cedibile (anche tramite più cessioni) è pari a 150 mila euro per tutti i cedenti.
Crediti di imposta cedibili
- Superbonus 110%, ripartito in 4 anni
- Ecobonus ordinario (efficienza energetica e installazione di impianti fotovoltaici), ripartito in 10 anni
- Sismabonus ordinario, ripartito in 5 anni
- Ristrutturazione (recupero patrimonio edilizio), ripartito in 10 anni
- Recupero o restauro facciate, ripartito in 10 anni
- Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ripartito in 10 anni
Corrispettivi
La tabella delle retrocessioni proposte è abbastanza chiara:
100 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi relativi al Superbonus 110% con recupero in 4 anni (pari al 90,91% del valore nominale del credito d’imposta maturato)
89,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari al 89,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato)
80 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 80% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
Tassi bassi, sempre più bassi
Da notare che retrocedere 80 euro per ecobonus e bonus casa è veramente basso rispetto a quanto concesso in passato (vedi qui). In pratica, Poste è scesa da un iniziale 89,41/100 a un buon 86/100 per finire a un deprimente 80/100.
Occhio infine alle tempistiche
Tra l’accettazione della proposta di cessione e la liquidazione possono passare due mesi e mezzo che “vanno a sommarsi alla tempistica a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per i relativi controlli preventivi”.
a cura di EB
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