Tasse più alte attendono i cittadini di Potenza. La Giunta nei giorni scorsi ha varato, tra le altre cose, l’aumento dell’addizionale Irpef dello 0,4 per cento. Questo porterà l’imposta comunale all’1,2 per cento sforando così il massimale consentito. Una decisione quasi obbligata se si vuole raggiungere l’accordo con il Governo nazionale che ha previsto risorse per 30 milioni di euro nell’anno 2022 e 15 milioni nel 2023 ai comuni in difficoltà . Risorse che lo Stato finanzierà qualora le Amministrazioni locali si impegneranno ad apportare alcune modifiche nella gestione della macchina amministrativa. Ed ecco allora che oltre all’Irpef aumenteranno anche gli affitti degli immobili, si procederà al recupero coattivo dei crediti e al taglio delle spese per alcuni servizi. Nel frattempo è stata già aumentata l’Imu per gli immobili produttivi e abitazioni di pregio. Secondo la delibera non si poteva fare diversamente se realmente si volevano salvare le sorti del Comune di Potenza. A fronte, infatti, di un bilancio annuo di circa 63 milioni, più di 40 sono vincolati in spese per il personale e rimborso prestiti e il contributo di 14 milioni di euro da parte della Regione Basilicata per ridurre il debito non è sufficiente dunque non c’era altra alternativa per ripianare il disavanzo di quasi 80 milioni se non mettere le mani in tasca ai cittadini di Potenza. Il provvedimento ora passerà al vaglio del Consiglio comunale che poi dovrà approvarlo.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.