Per l’associazione i problemi dell’ufficio tecnico non sono stati superati. «Il sindaco Zini e la giunta ascoltino le critiche di chi lavora nel nostro settore»
PORTOFERRAIO. Torna di nuovo a far sentire la propria voce l’associazione dei Geometri elbani, per bocca del suo presidente Luigi Lunghi, dopo aver atteso da oltre due mesi la risposta da parte del sindaco Zini per un incontro formale per parlare delle irrisolte problematiche riscontrate nell’Ufficio tecnico, settore edilizia privata della Biscotteria. «Ascoltare la voce di chi opera nel settore – scrive il presidente Lunghi in una lettera aperta al sindaco Zini – può contribuire a risolvere o quantomeno a ridurre i disagi ai professionisti e all’utenza in genere, quest’ultima, a volte incredula alle nostre storie. Il silenzio ci fa presumere che lei ritenga sufficiente la qualità del servizio offerta dall’ufficio tecnico. Ma, purtroppo, le cose non stanno in questi termini».
Sono molti i professionisti che segnalano la difficoltà di comunicare con l’ufficio, la lentezza nell’esame delle pratiche paesaggistiche, la carenza di ricevere comunicazioni, le problematiche per l’accesso agli atti, l’ufficio condoni rimasto ormai fermo da oltre un anno, anche se a breve sembrerebbe di poter riprendere l’attività. Una situazione che si verifica solamente nel comune di Portoferraio, mentre le altre municipalità isolane risultano essere più efficienti del capoluogo. «Probabilmente l’ufficio tecnico edilizia privata della Biscotteria – azzarda il presidente per giustificare questo stato di cose – è sottodimensionato nell’organico. Ma nonostante l’idea di assumere altro personale da lei espressa nello scorso 21 novembre 2019 a oggi non ci pare che ci sia qualcosa di nuovo. La carenza di organico riguarda anche altre amministrazioni elbane, che a ogni buon conto, anche nei periodi di chiusura causa Covid19, hanno mostrato sensibilità e collaborazione».
L’associazione geometri elbani si sono sempre distinti per la collaborazione in specie con Portoferraio sin dai primi giorni d’insediamento della nuova giunta. «Ma, fatta eccezione per l’assunzione del nuovo dirigente – si legge nella nota – l’asticella verso la qualità dei servizi si è spostata di poco. Le nostre difficoltà si riflettono sulla collettività, assumendo aspetti economici importanti, dovuti a ritardi burocratici su vendite immobiliari, apertura di cantieri, specie in questo momento storico, dove lo Stato ha creato misure d’incentivazione del comparto edile e dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente (agevolazioni fiscali del 110 per cento per l’ecobonus, 90 per cento ripristino facciate, 65 per cento ecobonus ordinario e 50% per cento per le ristrutturazioni edilizie). Napoleone fuggì dall’Elba. Noi – conclude la lettera aperta – vogliamo viverci e semplicemente lavorarci».
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.