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Pratiche ridotte all’osso per dare il via al Superbonus – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

Cila

Pratiche ridotte all’osso per dare il via al Superbonus. Il nuovo modello di Cila, approvato ieri dalla Conferenza Unificata e in vigore da oggi, riduce all’essenziale le informazioni da inserire per avviare le pratiche di 110%. Basterà indicare (si veda ItaliaOggi di ieri e del 30 luglio) gli estremi del permesso di costruire o del provvedimento che ha legittimato l’immobile (come la data di rilascio), ma per gli edifici la cui costruzione è stata completata prima del 1° settembre 1967 sarà sufficiente una dichiarazione.

Non sarà più necessaria l’attestazione di stato legittimo, particolarmente complessa e onerosa, ma basterà la dichiarazione del progettista. Gli elaborati progettuali da presentare si limiteranno alla semplice descrizione, in forma sintetica, dell’intervento da realizzare ed eventuali elaborati grafici saranno presentati soltanto se indispensabili a una più chiara e compiuta descrizione.

Per gli interventi in edilizia libera, basterà inserire nel modulo una semplice descrizione dell’intervento. In questo modo si elimineranno le lunghe attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei comuni (3 mesi in media per ogni immobile oggetto di verifica) con risparmi di spesa che il Dipartimento della Funzione pubblica ha stimato in 110 milioni di euro solo per effetto dell’eliminazione dell’attestazione di stato legittimo.

Dopo il via libera dell’Unificata, il modello di Cila Superbonus, che recepisce nella pratica le modifiche alla disciplina dell’incentivo introdotte nel percorso parlamentare del decreto legge su governance e semplificazioni del Pnrr (dl 77/2021 convertito nella legge n.108/2021 in vigore dal 31 luglio) è stato subito pubblicato sul sito della Funzione pubblica e sarà utilizzabile già da oggi.

«E’ una rivoluzione che porta immediatamente la semplificazione a casa dei cittadini, delle imprese e di tutti i professionisti coinvolti, dagli ingegneri ai geometri», ha osservato il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta che ha voluto ringraziare per il lavoro svolto regioni, Anci, Upi, Rete delle professioni tecniche, Ance, Agenzia delle entrate, ministero della transizione ecologica e ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. «È la prova del nuovo corso impresso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: fare presto, bene e insieme, per facilitare la vita ai cittadini e alle imprese».

Soddisfazione per l’ok al modello è stata espressa dall’Anci che per prima aveva avanzato al governo la richiesta di agevolare e accelerare la procedura ritenendo non sufficienti solo le misure di potenziamento del personale introdotte dalla legge di bilancio 2021. «Con l’intesa raggiunta in Conferenza unificata si rende finalmente effettiva una semplificazione importante, che dà attuazione, in tempi brevissimi, alla misura contenuta nel decreto legge 77. Si tratta di un provvedimento che avrà diverse ricadute positive sui rapporti tra pubbliche amministrazioni e cittadini, sul lavoro degli uffici tecnici dei comuni e sulla possibilità di imprimere una nuova accelerazione all’economia del Paese», ha osservato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro che auspicato che il governo possa prorogare al 2023 il Superbonus (attualmente in scadenza al 30 giugno 2022) estendendolo anche agli alberghi e agli immobili di edilizia residenziale pubblica dei comuni.

Il testo del documento su www.italiaoggi.it/documenti-italiaoggi

Source: italiaoggi.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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