Dal bonus vacanze ai dispositivi per il Covid, dal Super bonus alle erogazioni liberali. Al via la stagione della Precompilata 2021 con la trasmissione, dal prossimo 19 maggio, del modello 730 all’Agenzia delle entrate.
Nel pomeriggio di ieri, l’Agenzia delle entrate come di consueto ha reso disponibili ai contribuenti i modelli 730 con il miliardo di dati che durante l’anno è stato trasmesso all’amministrazione finanziaria da diversi fonti e inserito in automatico.
Da ieri dunque, come ricorda la nota dell’Agenzia, guidata da Ernesto Maria Ruffini, è possibile consultare la propria dichiarazioni con le voci compilate dall’Agenzia stessa.
Dal 19 maggio sarà, poi, possibile inviare la dichiarazione, accettandola così com’è oppure apportando eventuali modifiche o integrazioni al modello precompilato proposto. In tutto, evidenzia l’Agenzia: «sfiorano il miliardo i dati messi a disposizione dei contribuenti, con l’aggiunta, da quest’anno, delle informazioni sul bonus vacanze, sulle spese scolastiche e sulle erogazioni liberali effettuate agli istituti scolastici. Al primo posto, come di consueto, si piazzano i dati relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini, che quest’anno si assestano sui 718 milioni. Seguono i numeri relativi ai premi assicurativi, pari a 93,6 milioni. In aumento le Certificazioni Uniche, che raggiungono quota 68,7 milioni. Le erogazioni liberali elaborate dal Fisco invece sono 549 mila, più del doppio delle 205 mila registrate l’anno scorso».
Per l’invio del 730 c’è tempo fino al 30 settembre, mentre per il Modello Redditi Persone fisiche fino al 30 novembre. Alle informazioni precompilate si aggiungono quest’anno, come detto in precedenza, le spese scolastiche ed erogazioni liberali agli istituti scolastici con relativi rimborsi – se comunicate in quanto l’invio è facoltativo per gli anni d’imposta 2020 e 2021 – e la detrazione del 20% del Bonus Vacanze utilizzato nel 2020, per l’80% già fruito come sconto sul pagamento. Le novità si aggiungono alle informazioni rese disponibili già negli anni scorsi, che comprendono i redditi di lavoro dipendente e di pensione, i compensi di lavoro autonomo occasionale in Certificazione unica, informazioni sugli immobili, oltre che numerose spese che danno diritto a detrazioni e deduzioni, tra cui quelle sanitarie, veterinarie, universitarie e funebri, gli interessi passivi sui mutui, le spese condominiali per interventi di recupero del patrimonio edilizio e risparmio energetico – compreso il Superbonus – bonus verde e spese per l’arredo degli immobili ristrutturati.
Niente da fare, almeno per il momento per le detrazioni da pagare solo con modalità tracciate.
Da quest’anno, specifica l’Agenzia, la detrazione del 19% spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con modalità di pagamento tracciabili (ad esempio carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari). Questa regola non si applica, e quindi la spesa è detraibile anche se pagata in contanti, alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Nella dichiarazione precompilata sono utilizzati i dati delle spese detraibili che rispettano le regole sulla tracciabilità dei pagamenti, in base a quanto comunicato dagli enti esterni (ad esempio università, asili nido, Onlus) e dal Sistema Tessera Sanitaria per quanto riguarda le spese sanitarie. È possibile anche visualizzare il dettaglio delle spese sanitarie e per ogni documento di spesa si può verificare la modalità di pagamento (tracciabile o non tracciabile) comunicata dall’operatore sanitario (ad esempio, dal proprio medico).
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