Con più di 25 milioni di imprese in Europa, il settore delle PMI possiede un potenziale enorme di riduzione dei consumi energetici. Finora, tuttavia, questo potenziale è stato sfruttato solo in parte: la mancanza di tempo, capitale e competenze specifiche da poter investire in efficienza energetica, spesso fungono da ostacoli per l’implementazione di misure volte a ridurre l’impronta energetica delle PMI.
Per ovviare a questa situazione, la Commissione Europea ha finanziato il progetto GEAR@SME, capitanato dagli olandesi di TNO, e che vedrà la partecipazione di ENEA, CertiMaC, e CNA come partner italiani del progetto, oltre a partner provenienti da sei diversi paesi europei e rappresentanti una miscela bilanciata di enti di ricerca (ENEA, TNO, CIT), aziende che offrono servizi di consulenza a elevato contenuto tecnologico (BEA, CCS, CertiMac, Servelect, SYNYO), e associazioni di categoria in grado di fungere da collegamento con il mondo delle piccole e medie imprese (CLOK, CNA, Camera di commercio tedesca).
GEAR@SME: Un approccio innovativo
Il progetto GEAR@SME è basato su di un approccio sviluppato specificatamente per favorire la diffusione degli sforzi di efficientamento energetico nelle PMI. Tale approccio presenta tre aspetti unici e innovativi:
- L’introduzione del “trusted partner”, il cui ruolo chiave all’interno della procedura è quello di agire come agente imparziale che possa favorire l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra le PMI e i fornitori di servizi energetici.
- Lo sviluppo di comunità dedicate, che permettano lo scambio di esperienze e informazioni, basate sull’affinità di interessi e/o la prossimità geografica
- L’utilizzo esteso del concetto di “benefici multipli” (multiple benefits), basato sulla comprensione e lo sfruttamento dei benefici che si possono ottenere dall’applicazione di un approccio strutturato all’efficienza energetica, che vanno oltre il semplice risparmio in bolletta.
Questi tre ingredienti sono alla base della metodologia comune che verrà sviluppata e affinata durante il progetto, e che sarà poi declinata a seconda delle esigenze e diversità dei diversi contesti presenti nei vari stati membri coinvolti. La metodologia sarà così applicata a quattro casi studio: uno in Italia, uno in Germania, uno in Olanda e uno in Romania, e sarà co-adiuvata dalla presenza di un portale unico, tradotto in più lingue, dove saranno messi a disposizione strumenti di auto-valutazione, materiale formativo, best practices, e in generale che avrà lo scopo di fungere da hub di informazioni per le PMI nel campo dell’efficienza energetica.
L’obiettivo: riduzioni dei consumi energetici in tutta Europa
Le attività del progetto, al di là dello sviluppo dell’approccio innovativo, avranno come obiettivo quello di dimostrarne l’efficacia ottenendo dei risultati concreti in termini di riduzioni dei consumi di energia primaria. Le attività all’interno del progetto si concentreranno su quattro aree industriali, che insieme raggruppano circa 800 PMI: l’obiettivo è quello di portare almeno 200 di queste a impegnarsi nell’effettiva implementazione di misure volte a ridurre i consumi e a migliorare l’efficienza dell’uso dell’energia. Questo porterebbe a un risparmio potenziale di 11 GWh all’anno, e a investimenti fino anche a 4 milioni di Euro.
Ma il progetto non si concluderebbe qui. La vera ambizione, infatti, sarà quella di ampliare l’utilizzo dell’approccio sviluppato, e degli strumenti associati, anche al di fuori dei partner direttamente coinvolti nei casi studio. A questo proposito sarà fondamentale la collaborazione delle associazioni di categoria (in Italia saranno coinvolti CNA e Confindustria) per la diffusione ulteriore dei risultati ottenuti dal progetto, nonché il ruolo del “trusted partner” nel contribuire a creare le giuste condizioni affinché le aziende si sentano motivate a investire sull’efficienza energetica. Sempre nell’ottica di estendere quanto ottenuto nel progetto il più possibile, lo scopo sarà quello di replicare quanto fatto nei quattro paesi iniziali (Italia, Germania, Romania e Olanda) in quattro ulteriori paesi, permettendo così di ottenere ulteriori riduzioni dei consumi.
Oltre GEAR@SME: le attività ENEA per le piccole e medie imprese in Italia
L’industria italiana è notoriamente ancora più dipendente dalle PMI di quanto non sia vero per i nostri cugini europei. Secondo le ultime stime, in Italia sono attive più di un milione di PMI, che rappresentano la stragrande maggioranza del numero totale di imprese in Italia e danno occupazione a circa il 70% del totale dei lavoratori impiegati nel settore privato. Data la loro importanza nel tessuto produttivo italiano, non c’è quindi da stupirsi che ENEA abbia iniziato a concentrare i suoi sforzi anche sulle PMI.
Il progetto GEAR@SME s’inserisce in un contesto più ampio di sforzi intrapresi da ENEA e volti al miglioramento dell’efficienza energetica nel settore. Tra questi il coordinamento del progetto europeo LEAP4SME, che si concentrerà sull’uniformazione delle politiche europee sulle diagnosi energetiche allo scopo di fornire ulteriore supporto alle PMI per migliorare la loro efficienza energetica. Inoltre, all’interno del progetto ES-PA, ENEA ha sviluppato uno strumento informatico, rivolto nello specifico alle PMI, che permette loro di effettuare una prima analisi dei propri consumi, e del proprio livello di efficienza energetica. ENEA è anche molto attiva sul territorio, in particolare tramite collaborazioni con partner specifici quali Assolombarda e Casaclima, ancora una volta con l’obiettivo di fornire servizi e supporto alle piccole e medie imprese per la riduzione dei consumi energetici.
Responsabile Scientifico del Progetto Ing. Maria Anna Segreto –
Responsabile Attività Tecniche Ing. Francesco Baldi –
Articolo pubblicato da www.enea.it