“Non c’è da parte degli imprenditori edili alcuna volontà di attaccare il Commissario Castelli né, in qualche modo, la Regione Marche: le nostre rivendicazioni sono esclusivamente tecniche e vanno affrontate su tavoli tecnici. Siamo dispiaciuti che delle chiare e legittime richieste siano diventate l’occasione per fare campagna elettorale”.
Parlano all’unisono Stefano Violoni, (presidente di ANCE Marche), Fabio Fiori (presidente di ANCE Ancona), Massimo Ubaldi (presidente di ANCE Ascoli Piceno), Massimiliano Celi (presidente di ANCE Fermo), Enrico Crucianelli (presidente di ANCE Macerata) e Rodolfo Brandi (presidente di ANCE Pesaro-Urbino). L’associazione torna sui temi della conferenza stampa di venerdì scorso e sulle reazioni che ha suscitato: “Il nostro unico obiettivo era e rimane quello di tutelare le imprese marchigiane da eventuali revisioni al ribasso dei prezzari regionale e del cratere, e dai rischi di una chiusura disordinata del superbonus”, spiegano i costruttori, per i quali “prezzario e superbonus rappresentano la vita
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