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Prezzario lavori edilizi e Superbonus, scontro sui massimali per le asseverazioni – PMI.it

Prezzario Superbonus e lavori edili: nei nuovi massimali di spesa agevolabili potrebbero essere ricompresi anche IVA, installazione e costi professionali.

Braccio di ferro sul decreto MiTE con il nuovo listino prezzi per le asseverazioni sulla congruità dei costi agevolabili nell’ambito del Superbonus 110% e degli altri interventi agevolati (ristrutturazioni, ecobonus e bonus facciate) in Edilizia con opzione di cessione del credito o sconto in fattura: in base alle bozze del provvedimento, la quota che supera i nuovi massimali non potrà essere portata in detrazione e nei nuovi costi, seppur maggiorati in considerazione dell’inflazione e del caso materiali, il Governo è intenzionato a comprendere anche tutti gli extra costi, compresa IVA e installazione.

Polemica sui massimali omnicomprensivi

Con il provvedimento previsto della Legge di Bilancio 2022, si attende il nuovo prezzario per le asseverazioni sulla congruità dei prezzi, che secondo le anticipazioni comprende 40 voci di spesa, a integrazione dell’Allegato I al decreto MiSE 6 agosto 2020 con i requisiti per le detrazioni.

I nuovi massimali agevolabili per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici – nonostante il secco no degli operatori di settore, che temono un nuovo blocco cantieri – potrebbero tenere conto sia dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’inflazione, sia gli oneri professionali per interventi complessi. Il decreto prezzari sarebbe comunque aggiornato ogni anno, anche per tenere conto delle fluttuazioni di mercato.

La vera novità del nuovo listino dei massimali, potrebbe essere dunque l’inclusione nei tetti di spesa dei costi di fornitura, installazione, posa in opera, dismissione, IVA e prestazioni dei professionisti connesse e interventi complementari alla messa in opera degli stessi. Nel vecchio provvedimento tutti i costi erano invece al netto di tali voci, con una differenza di prezzo finito “chiavi in mano” che in certi casi poteva arrivare anche al 50%. Nel nuovo provvedimento, viene prevista una forbice di prezzo massimo per adattarsi alle diverse situazioni relativa alla medesima tipologia di intervento.

Periodo transitorio

Le nuove tariffe, nel momento in cui si arriverà ad una versione definitiva del testo – dal quale le imprese chiedono lo stralcio della omnicompensività dei costi per ciascuna voce – si applicherebbe dopo 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale. Durante questo periodo transitorio, si dovrebbero dunque poter applicare le vecchie regole ed i vecchi prezzi.

Se non si arriverà ad una marcia indietro o ad un compromesso sui prezzi indicati, i costi massimi agevolabili per le tipologie di beni riportate in elenco sono omnicomprensivi degli extra costi connessi in tutti i casi in cui il titolo edilizio (CILAS) è presentato successivamente alla data di entrata in vigore del decreto. Sempre che non si stralci questo riferimento (a dir poco cruciale) nel testo.

Asseverazioni di congruità

Prendendo a riferimento il nuovo decreto, per interventi che ricadranno nel nuovo quadro normativo, con un’unica voce di costo si dovrà dunque verificare sia l’ammontare massimo delle detrazioni fiscali concedibili sia l’ammontare della spesa massima ammissibile a detrazione.

  • Il tecnico asseveratore dovrà verificare la congruità delle spese per gli interventi progettati nel rispetto dei massimali omnicomprensivi per tipologia di intervento, di cui all’Allegato A.
  • Per interventi non ricompresi nell’Allegato A, l’asseverazione certificherà il rispetto dei costi massimi in base ai prezzari delle Regioni e Province autonome oppure delle Camere di commercio competenti, o ancora quelli pubblicati dalla casa editrice DEI.

Si attendono nelle prossime ore sviluppi sulla definizione del testo del decreto, atteso in questi giorni in Gazzetta Ufficiale. Vedremo se il pressing delle aziende riuscirà ad apportare modifiche sostanziali sulla omnicomprensività dei costi, che potrebbe stravolgere ancora una volta lo scenario presente e futuro per quanto concerne il Superbonus e i grandi interventi di ristrutturazione e riqualificazione edilizia.

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