

Il rispetto del principio della massima
tempestività nella conclusione delle procedure di
affidamento deve guidare l’operato delle stazioni
appaltanti, anche quale concreta attuazione delle
disposizioni in materia di digitalizzazione del
ciclo di vita dei contratti pubblici.
Si tratta di indicazioni troppo spesso disattese dalle
Amministrazioni e sulle quali ANAC, con il
Comunicato del
Presidente dell’11 marzo 2025, ha riportato
l’attenzione, ricordando anche la normativa di
riferimento.
Procedure di affidamento: ANAC chiede più
tempestività
Secondo quanto previsto dall’articolo 17, comma 3, del d.Lgs. n.
36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), le
stazioni appaltanti e gli enti concedenti procedono alla
pubblicazione dei documenti di gara iniziali e alla conclusione
delle procedure di selezione nei termini stabiliti dall’Allegato
I.3. Quest’ultimo, all’articolo 1, comma 1, prevede i
termini massimi per la conclusione delle procedure di
appalto e concessione, differenziati in base alla
tipologia di procedura adottata.
Non solo: i termini fissati per le procedure di gara hanno
natura perentoria. L’articolo 1, comma 3,
dell’Allegato I.3 stabilisce che tali termini decorrono
dalla pubblicazione del
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