

Ne abbiamo
parlato di recente, quando ANAC ha richiamato, con un
Comunicato del Presidente, RUP e stazioni appaltanti a
rispettare il principio della massima
tempestività nella conclusione
delle procedure di affidamento, troppo spesso
disatteso dalle Amministrazioni.
Non solo: l’Autorità ha anche sottolineato come il Correttivo
al Codice Appalti abbia attribuito notevole importanza
all’efficienza decisionale delle stazioni appaltanti qualificate,
stabilendo:
- all’articolo 11, comma 4-bis, dell’Allegato II.4 che se il
tempo medio di affidamento supera i 160 giorni, la stazione
appaltante deve presentare all’ANAC un piano di riorganizzazione
con misure concrete per la riduzione delle tempistiche; - al comma 4-ter che siano previste sanzioni per chi non comunica
il piano di riorganizzazione o non attua le misure proposte,
configurando una grave violazione, punibile ai sensi dell’articolo
63, comma 11, del Codice.
Procedure troppo lente: la replica di ASMEL ad ANAC
Una precisazione che non è piaciuta ad ASMEL
– l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione
degli Enti Locali -, come conferma il recente comunicato a
firma
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