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Progetti ambientali, serve sprint – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

Progetti ambientali, serve sprint

Per il Pnrr green è una corsa contro il tempo: entro il 30 giugno dovranno essere finalizzati 6 milestone (ossia traguardi di ordine qualitativo) e target (cioè obiettivi quantitativi) degli 11 che il ministero della transizione ecologica (Mite) non ha ancora concluso, ma che sono in fase di finalizzazione. Sono ancora da chiudere tre bandi, due sull’idrogeno e uno in tema di educazione, e sono da finalizzare tre decreti, due sull’economia circolare e uno sempre sull’idrogeno. È quanto emerge dalla relazione «A che punto siamo», pubblicata dal ministero sui risultati da conseguire entro il primo semestre del 2022 per rispettare gli impegni presi con la commissione europea. Il Mite ha realizzato tutti gli impegni del 2021, scrivono da via Cristoforo Colombo, tuttavia, quest’anno si dovranno raggiungere ulteriori 20 M&T, di cui 11 nel primo semestre del 2022, di cui quattro relativi a investimenti e sette relativi a riforme.

Investimenti da realizzare. Sono previsti tre milestone negli investimenti da conseguire entro fine giugno, tra cui «Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali». La misura si propone di destinare complessivamente 30 milioni di euro per sviluppare contenuti, cioè «introdurre una piattaforma aperta che contenga materiale rilevante per avviare attività di comunicazione alla cittadinanza» in tema ambientale. Entro la fine di giugno verrà lanciata una piattaforma web e saranno stipulati gli accordi con gli autori per realizzare e mettere a disposizione 180 podcast e lezioni video per le scuole e la creazione di contenuti. Nelle scorse settimane il Mite ha firmato il protocollo con la Rai e il ministero dell’istruzione per la produzione e distribuzione di video-lezioni e, con il supporto di Invitalia, è stato emanato il bando per l’attività creativa e di produzione che alla chiusura ha ricevuto più di 15 proposte progettuali in competizione. L’aggiudicazione del bando avverrà nella prima metà di giugno e l’avvio della piattaforma web nella seconda metà del mese. Entro giugno si assegneranno tutti i «contratti di ricerca e sviluppo sull’idrogeno», per 160 milioni di euro, su 4 filoni di ricerca: i) produzione di idrogeno verde, ii) sviluppo di tecnologie per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e per la trasformazione in altri derivati e combustibili verdi; iii) sviluppo di celle a combustibile; iv) sistemi intelligenti di gestione delle infrastrutture. Il piano di ricerca è stato approvato (con Enea come affidatario) ed è stato firmato anche l’accordo di programma per 110 milioni di euro. I bandi per gli ulteriori 50 milioni di euro, di cui 30 destinati a imprese private e 20 a università ed enti di ricerca pubblici, hanno chiuso la ricezione delle proposte il 16 maggio, con oltre 95 progetti presentati per 245 milioni di euro. L’aggiudicazione dei bandi avverrà nella seconda metà del mese di giugno. Sempre a giugno, con l’assegnazione delle risorse agli interventi Ipcei (Importanti progetti di comune interesse europeo), sarà aggiudicata la prima componente di risorse per la costruzione di capacità industriale per la produzione di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno. L’iniziativa, la cui dotazione complessiva è di 450 milioni di euro, punta a creare competenze in Italia e a sviluppare una catena europea nella produzione e utilizzo dell’idrogeno (assicurando capacità di 1 Gw – un miliardo di watt). Per queste finalità, il Mite ha completato una ricognizione del mercato e ha avviato un tavolo di lavoro con il Mise. Ad aprile è stato emanato il cosiddetto decreto elettrolizzatori (dm 168 del 27 aprile 2022) che prevede tre linee di intervento: una per il finanziamento di interventi attraverso un percorso nazionale ed europeo Ipcei; una per il finanziamento tramite un bando di nuove progettualità; infine, una per selezionare progetti finalizzati allo sviluppo della filiera produttiva degli elettrolizzatori attraverso un meccanismo analogo a quello dei Contratti di sviluppo, a gestione Mite.

Riforme da realizzare. Per quanto riguarda le riforme da concludere entro fine giugno è previsto il raggiungimento di tre ulteriori M&T. In particolare, due riforme riguardano la componente «Economia circolare e agricoltura sostenibile» che consistono nell’entrata in vigore del decreto ministeriale di adozione della Strategia nazionale per l’economia circolare e nell’entrata in vigore del decreto ministeriale che approva il Programma nazionale per la gestione dei rifiuti. Per la prima è stata completata la consultazione con gli stakeholder e sono stati ricevuti più di 100 contributi; è stata invece avviata la consultazione pubblica per la seconda attualmente in procedura di valutazione ambientale strategica (Vai).

L’ultima riforma ancora da conseguire è quella delle «Misure per la competitività dell’idrogeno». Tramite il dl del 30 aprile 2022, n. 36 sono entrati in vigore gli incentivi fiscali a sostegno della produzione e del consumo di idrogeno verde, che prevedono che il consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti di elettrolisi per la produzione di idrogeno verde non sarà soggetto al pagamento degli oneri generali afferenti al sistema elettrico. A breve è atteso il relativo dm di attuazione.

Investimenti realizzati. «Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette» è l’unico degli investimenti a oggi realizzati. L’iniziativa si propone di investire 100 milioni di euro per la conservazione della natura, l’introduzione di servizi ai visitatori e la semplificazione amministrativa dei 24 parchi nazionali e delle 31 aree marine protette italiane. A marzo è stato dato avvio allo sviluppo dei servizi digitali e all’accelerazione del processo di semplificazione amministrativa tramite l’emanazione di un decreto dedicato (dm 127 del 22/3/2022), con il quale è stato raggiunto il milestone relativo all’investimento. I prossimi passi includono la finalizzazione della convenzione per i servizi ai visitatori e della semplificazione amministrativa e l’avvio delle attività di conservazione e monitoraggio degli habitat e delle specie a rischio.

Riforme realizzate. Tramite l’approvazione dell’accordo per lo sviluppo del Piano d’azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali è stato raggiunto l’obbiettivo del «Supporto tecnico alle autorità locali». L’obiettivo è quello di dare supporto tecnico alle autorità locali per velocizzare le procedure di autorizzazione per la gestione dei rifiuti e delle gare d’appalto per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti.

Per quanto riguarda la «Semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico» sono stati introdotti gli elementi di semplificazione e accelerazione delle procedure previsti dal Pnrr, incluso l’avvio del Portale in collaborazione con Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie. Per il completamento della riforma sono stati necessari alcuni passaggi normativi tra cui l’emanazione della riforma per il Programma di riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale (Prepac) e il monitoraggio del Sismabonus (rispettivamente nel Dl Energia e nel Dl Pnrr 2). Ad aprile, inoltre, il Mite ed Enea hanno messo in servizio le prime funzionalità del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici.

Sulla «Semplificazione e accelerazione delle procedure per l’attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico» nella legge di bilancio 2022 è stata introdotta la semplificazione del quadro giuridico e più recentemente con il dl 30/4/2022, n. 36 sono state introdotte alcune modifiche al decreto legislativo n. 152/2006. In particolare, è stato previsto che si possa procedere anche senza il parere della Conferenza stato-regioni in merito ai piani di bacino qualora non si sia pronunciata entro trenta giorni dalla richiesta. Tale disposizione comporta una semplificazione e accelerazione dei processi poiché intende evitare un blocco dell’iter previsto.

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