Il quadro positivo della situazione economica, un PIL al 6% e un deficit al 9,5% sono i dati che potrebbero permettere al Governo di prorogare di un anno il Superbonus 110%
Una proroga al 2023 per il Superbonus 110%? L’opzione così tanto desiderata dal mondo dell’edilizia e dai clienti è nell’aria degli ambienti di governo.
Dietro la possibile proroga al 2023
La voce è trapelata dal vertice tenuto ieri dal premier Mario Draghi coadiuvato dal ministro dell’Economia e Finanze Daniele Franco con i capi delegazioni dei partiti che sostengono la maggioranza. Dietro la voce ci stanno i buoni numeri della situazione economica che marcia a pieno regime. Il PIL di quest’anno toccherà il 6%. Il deficit dello Stato scenderà al 9,5%. Cifre impensabili solo pochi mesi fa e non previste per l’Italia dalle agenzie internazionali di rating, ma neanche dall’ OCSE o dal FMI.
Il sigillo definitivo in Legge di Bilancio
Draghi e Franco hanno illustrato questi numeri che permetterebbero di avere a disposizione un punto di PIL per il triennio 2022-2024 rispetto al DEF, Documento di economia e finanza dello scorso aprile. In soldoni si tratta di 18 miliardi di euro una parte dei quale verrebbe utilizzata per finanziare la proroga al 2023 del Superbonus. Il tutto verrebbe inserito per ora nel cosiddetto NaDef, ossia la Nota di aggiornamento al Def che vedrà la luce nelle prossime ore. La formalizzazione vera e propria della proroga al 2023 avverrà con la legge di Bilancio 2022 da approvare entro fine dicembre di quest’anno.
Draghi e Franco finora prudentissimi
Finora il ministro Franco era stato prudentissimo nel parlare di proroga al 2023 del Superbonus. L’ultima sua uscita ufficiale sul tema fu in occasione del question time alla Camera dei Deputati a fine maggio, in risposta all’interrogazione n. 3 -02301 presentata dal deputato Gianluca Rospi. Allora Franco fu abbastanza secco: “La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 per le case popolari…Il Governo si è impegnato a inserire nel disegno di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici”.
Replicante
Un intervento esattamente fotocopia di quello che aveva pronunciato in Parlamento qualche settimana prima il presidente del Consiglio (vedi news) in cui Draghi affermava: “Per il futuro, il Governo si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici”.
E gli edifici unifamiliari? e l’ecobonus
Ora con il buon andamento dell’economia queste comprensibili prudenze possono lasciare il campo alla buona spesa con la proroga al 2023 del Superbonus per i condomini. Un dettaglio non trascurabile però è la sorte degli edifici unifamiliari per i quali il Superbonus si arresta al 30 giugno 2022, ossia fra pochi mesi. Sarebbe una vera iattura se ci si fermasse a questa data! Altra incertezza riguarda le sorti di ecobonus, bonus casa e bonus facciate, temi scomparsi dai radar ma che presto riemergeranno nei dibattiti parlamentari sulla legge di Bilancio 2022.
a cura di Ennio Braicovich
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