Il sottosegretario del Ministero della transizione ecologica Vannia Gava, in risposta ad un’interrogazione, si dice favorevole ad una proroga del provvedimento all’interno di “una revisione complessiva delle attuali detrazioni fiscali” e a una semplificazione delle procedure
Una proroga del Superbonus 110% all’interno di un quadro di “revisione complessiva delle attuali detrazioni fiscali” assieme a misure di sempificazione ed efficientamento. È quanto preannuncia il sottosegretario al Ministero della transizione ecologica Vannia Gava (Lega), in risposta all’interrogazione dell’on. Gianluca Benamati (PD). Le affermazioni di Gava sono oltremodo interessanti in quanti appaiono essere tra le prime dell’attuale Governo Draghi in merito alle detrazioni fiscali per gli interventi di efficietamento energetico.
Il preanuncio di Gava è basato su due doverose premesse.
La prima é che: “L’edilizia rappresenta indubbiamente per l’Italia un settore trainante del sistema economico e occupazionale e lo sviluppo di questo settore può rappresentare una risposta non solo all’attuale crisi economica causata dall’emergenza sanitaria, ma anche agli obiettivi energetico-ambientali, fissati al 2030, dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e dal processo di completa decarbonizzazione del settore civile previsto, per il 2050, dalla Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale e dalla Renovation wave“.
La seconda premessa: “la bozza di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ha dato particolare rilevanza agli interventi di riqualificazione degli edifici residenziali, prevedendo la proroga del Superbonus 110 per cento per i condomini e gli ex-IACP, rispettivamente al 31 dicembre 2022 e 30 giugno 2023”.
All’interno di questo quadro il sottosegretario ha affermato che “la politica a favore dell’efficienza energetica dovrà ovviamente continuare oltre le date segnalate e si potrebbe proporre una revisione complessiva delle attuali detrazioni fiscali (Superbonus, Ecobonus, Sisma-bonus, Bonus casa, Bonus facciate, Bonus mobili, Bonus verde, Bonus alberghi), con un maggior coordinamento sia nelle modalità di accesso, sia nei contenuti”.
Si tratta di, afferma Gava, di giungere ad un approccio integrato per ottimizzare tempistiche e costi di riqualificazione degli edifici per conseguire obiettivi di natura tecnologica e ambientale. E qui si arriva al nocciolo della proposta: “La riforma del quadro normativo relativo agli incentivi per il patrimonio immobiliare potrebbe prevedere diverse aliquote di detrazione, in funzione delle performances generali raggiunte dall’edificio, da ottenere attraverso interventi con vari livelli di priorità”. Che sia questo il preannuncio dell’arrivo di detrazioni a scalare, come suggeriscono alcuni esperti, congiunti alla proroga degli incentivi? Oppure di tagli lineari delle attuali aliquote di detrazione? Staremo a vedere.
Quanto a cessione del credito e sconto in fattura, questi strumenti continuerebbero a sussistere “con procedure adeguate anche per le PMI del settore” oltre a “misure di efficientamento e di semplificazione di cui al Testo unico dell’edilizia (Decreto del Presi-dente della Repubblica n. 380 del 2001)”.
Nella replica l’interrogante on. Benamati (PD) si è dichiarato soddisfatto della risposta fornita soprattutto per la parte in cui il Governo annuncia l’intenzione non solo di continuare la politica a favore dell’efficienza energetica oltre le date già note ma anche di procedere ad una revisione complessiva delle attuali detrazioni fiscali, come, tra le altre, il Superbonus e il Sismabonus, in vista di un loro maggior coordinamento sia nelle modalità di accesso sia nei contenuti. Il suo auspicio, che peraltro è anche il nostro, che vi possa essere l’occasione per rivedere nel senso della semplificazione le procedure organizzative e per sveltire le pratiche.
La risposta del sottosegretario Vannia Gava è agli Atti della Camera qui
a cura di Ennio Braicovich
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