La Commissione Ambiente della Camera, in sede d’esame della Proposta di PNRR del Governo, ha espresso un parere favorevole con osservazioni, tra cui alcune che recepiscono quanto richiesto da ANCE in audizione, in merito a proroga e semplificazione del superbonus al 110% e rigenerazione urbana.
In particolare, tra le osservazioni contenute nel parere, si evidenziano le seguenti:
-nell’ambito della Missione 2, componente III «Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici» si provveda a dare particolare priorità alla linea progettuale 2 «Efficientamento energetico e sismico, edilizia residenziale privata e pubblica», mediante:
1) l’estensione del cosiddetto superbonus 110 per cento all’intero anno 2023, indipendentemente dalla avvenuta realizzazione di percentuali di lavori nell’ultimo anno di vigenza dell’incentivo, anche al fine di moltiplicare gli effetti positivi in termini di risparmio energetico annuo generato dagli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato; si valuti altresì l’inserimento di tale incentivo in una strategia di riqualificazione degli edifici e di semplificazione per favorire l’accesso ad essa, in particolare sul versante della verifica preventiva della conformità urbanistica, degli interventi sugli edifici ubicati nei centri storici laddove la presenza di vincoli impedisce il miglioramento di almeno due classi energetiche e l’accelerazione dei tempi di recupero del credito nonché la sua estensione ad altre tipologie di immobili e l’opportunità di un’estensione delle platea dei beneficiari;
2) la realizzazione di un Piano operativo nazionale per la sicurezza sismica per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio residenziale pubblico;
-nell’ambito della Missione 5, componente III «Interventi speciali di coesione territoriale», ma anche con riferimento ad ulteriori linee progettuali previste nell’ambito di altre missioni, sia rafforzata la definizione di una nuova ed ambiziosa strategia per le aree urbane – quali luoghi privilegiati in cui si giocherà la sfida della sostenibilità ambientale, economica e sociale – in particolare mediante progetti di trasformazione urbana ad alta sostenibilità ambientale ed energetica volti ad adattare le nostre città alle nuove esigenze sociali, economiche e tecnologiche, con misure di velocizzazione degli iter e delle procedure, di miglioramento delle prestazione energetiche, idriche e di sicurezza sismica degli edifici esistenti, di potenziamento dell’offerta di edilizia residenziale pubblica e di carattere sociale senza consumo di suolo, di contrasto alle condizioni di emarginazione, di degrado sociale, di superamento dei divari tra centro e periferie, anche alla luce degli obiettivi 11 (città e comunità sostenibili) e 13 (azione climatica) dell’Agenda 2030. Andrebbe altresì valutata l’opportunità di istituire una «cabina di regia» a livello centrale che governi le politiche urbane e l’utilizzo delle risorse pubbliche, dichiarando di interesse pubblico gli interventi di rigenerazione urbana e approvando norme volte a superare i molteplici ostacoli che ancora ne impediscono la realizzazione;
– si assicuri priorità al completamento della digitalizzazione delle procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici, in previsione della futura attuazione del Regolamento UE 1780/2019, che impone entro il mese di ottobre del 2023 la digitalizzazione delle procedure di gara (obbligatorietà dell’uso dei formulari elettronici nella rilevazione e gestione dei contratti pubblici per tutta l’UE), in particolare implementando la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) operante presso l’ANAC, al fine di affermare il principio di «once only» e realizzare una concreta riduzione degli oneri in capo a operatori economici e stazioni appaltanti. Per il raggiungimento del predetto obiettivo appare fondamentale perseguire una strategia di ampio respiro volta a migliorare la competenza delle stazioni appaltanti, in linea con quanto disposto dall’articolo 38 del decreto legislativo n. 50 del 2016 in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, che allo stato attuale non ha ancora trovato completa attuazione;
-si verifichi il rapporto tra interventi nuovi e già in essere, al fine di ottimizzare l’impatto delle risorse del Recovery and Resilience Facility Con riguardo a tutte le Missioni del Piano, e nello specifico, in relazione alla Missione 3, nel caso in cui, al fine di inserire nel PNRR interventi immediatamente cantierabili, si sostituisca, in toto o in parte, una fonte di finanziamento già esistente con quelle previste dal RRF, si provveda a riprogrammare le eventuali risorse rinvenienti, garantendo il rispetto del vincolo territoriale originario stabilito dalla relativa fonte di finanziamento; in particolare sia garantito il reintegro e la salvaguardia dei prescritti meccanismi di allocazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, assicurando il doveroso coinvolgimento del Parlamento in sede di loro riprogrammazione;
-si valuti l’esigenza di predisporre misure e procedure amministrative “speciali” e dedicate in modo specifico alla velocizzazione della realizzazione dei progetti previsti dal PNRR, anche predisponendo norme specifiche che accompagnino la presentazione dei progetti alla Commissione europea e l’immediato rafforzamento delle stazioni appaltanti coinvolte, al fine di garantire la coerenza della loro attuazione con i tempi e gli obiettivi prestabiliti, nonché con le ineludibili esigenze di trasparenza, legalità e sicurezza;
Anche nel parere approvato dalla Commissione Attività produttive della Camera è stata posta, tra le osservazioni, l’importanza di una valutazione – per una maggiore efficienza energetica – sulla prosecuzione del Superbonus 110 per cento ad oggi esteso alla metà del 2022 sino alla fine del 2023 per tutte le tipologie di edifici e comunque appare opportuno procedere ad un riordino e stabilizzazione degli incentivi in essere anche immaginando adeguati meccanismi di aggiustamento nelle soglie di detrazione nella progressione temporale e con progressività rispetto all’aumento della classe energetica.
Parere della Commissione Ambiente
Parere della Commissione Attività produttive
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Source: casaeclima.com
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