Tra le novità più importanti sui lavori in casa c’è la proroga del superbonus 110% per le villette, anche se la scadenza per gli interventi sulle unifamiliari viene spostata solo di pochi mesi. Inoltre, molto probabilmente rimane in vigore il Sal del 30%.
Cambiamenti importanti anche sulla cessione del credito, il meccanismo che consente di monetizzare subito il beneficio fiscale. Proprio per questo motivo è quello più usato dai cittadini, rispetto allo sconto in fattura (che prevede che l’impresa che fatto i lavori sia d’accordo) e alla detrazione in dichiarazione dei redditi.
Proprio per la particolare convenienza, però, intorno alla cessione del credito ci sono truffe da miliardi di euro. Ecco quali sono le ultime novità sulla normativa del superbonus, sia riguardo alla cessione dei crediti che per le scadenze entro cui terminare i lavori.
Proroga superbonus 110%: scadenze e novità sulle villette
Quando scade il 110 per case singole?
Le novità sulla scadenza per superbonus 110% per le villette unifamiliari si trovano nella risoluzione del Def (documento di economia e finanza) approvato il 20 aprile con 412 voti a favore e 55 contrari.
In questo momento, seguendo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2022, la scadenza per le case singole è il 30 dicembre 2022, ma con il vincolo di presentazione del Sal (stato avanzamento lavori) del 30% al 30 giugno. La risoluzione approvata chiede di spostare la scadenza del Sal per gli edifici unifamiliari al 30 settembre.
Resta, però, il vincolo del Sal al 30%: i lavori quindi devono arrivare alla percentuale stabilita per permettere la fruizione del beneficio.
Quando scade il bonus 110 per i condomini?
La situazione è diversa, invece, per i condomini. La scadenza in questo caso è il 31 dicembre 2023, senza nessun vincolo rispetto all’avanzamento dei lavori.
Per i condomini il termine ultimo per i lavori del 110% è più lontano perché l’iter burocratico è più complesso, a partire dall’assemblea condominiale da fare all’inizio, per decidere che tipo di interventi effettuare, i tempi e le spese da mettere in conto.
Le regole per i condomini così come per le villette sono quelle “standard” del superbonus 110%, con la divisione tra interventi trainanti e trainati. I lavori trainanti sono quelli che “sbloccano” lo sgravio fiscale:
- il cappotto termico;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati;
- interventi antisismici.
Il superbonus 110% spetta anche per le spese sostenute per ulteriori interventi eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti. I cosiddetti lavori trainati (o aggiuntivi) sono:
- gli interventi di efficientamento energetico;
- l’eliminazione delle barriere architettoniche;
- l’installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;
- l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Nuove scadenze e aliquote del 110%
La legge di Bilancio 2022 è intervenuta cambiando i parametri del superbonus 110%: dopo il 2023, l’aliquota della detrazione si abbasserà. Nello specifico:
- dal 1° gennaio 2024 al 70%;
- dal 1° gennaio 2025 al 65%.
Inoltre, dal 1° gennaio del 2023 il 110% potrà essere richiesto solo per interventi realizzati nei condomìni e negli immobili da due a quattro unità, anche se posseduti da un proprietario unico.
Nella tabella di seguito facciamo una sintesi delle novità:
SOGGETTO BENEFICIARIO | ANNO |
---|---|
condomini e sugli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche | 2023 |
condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari | 2025 |
immobili di proprietà delle cooperative, IACP | 31 dicembre 2023 se entro il 30 giugno 2023 è stato effettuato il 60% dei lavori |
Onlus, Associazione di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato Spogliatoi associazioni e società sportive dilettantistiche |
30 giugno 2022 |
Persone fisiche proprietarie di edifici unifamiliari (villette) | per ora 31 dicembre 2022 solo se stato effettuato il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022, ma la scadenza per il Sal dovrebbe slittare al 30 settembre 2022 |
Le novità sulla cessione del credito
Le nuove regole sulla cessione del credito vengono stabilite dal decreto Energia: i parametri in vigore dal 1° maggio cercano un compromesso tra la cessione multipla e potenzialmente infinita e quella unica stabilita dal Sostegni ter. Secondo la nuova disciplina, sono consentite un massimo di quattro cessioni:
- la prima è libera (cioè verso chiunque);
- la seconda e la terza possono essere fatte solo verso soggetti vigilati dalla Banca d’Italia;
- la quarta cessione è di nuovo libera, da parte delle banche e nei confronti dei soggetti che hanno un contratto di conto corrente e senza facoltà di ulteriore cessione.
Con la quarta cessione del credito libera si potrà evitare l’esaurimento della capienza fiscale da parte delle banche.
Source: money.it
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