La guerra ha sempre un costo pesantissimo, ma Goldman Sachs traccia un profilo particolarmente cupo di quello che accadrà al nostro Paese ed alla Germania.
La guerra in Ucraina è uno scenario molto complesso che rischia di fare molto male economicamente a tutta l’Europa. Molti ironicamente sostengono che l’embargo lo ha l’italia visto l’aumento dei prezzi dei carburanti, ma la verità è che il peso di queste guerra può essere bene superiore a quello che stiamo pagando oggi.
Infatti la nota banca d’affari americana vede varie vie attraverso le quali la guerra può zavorrare l’economia italiana ed europea in genere. Tanto che ritiene che Italia e Germania possano condurre tutta la zona euro in recessione. Una prospettiva tremenda per paesi che solo fino a ieri festeggiavano l’uscita dal Covid. Ma vediamo cosa potrebbe accadere. Innanzitutto a pesare sull’economia saranno i maggiori costi dell’energia e dei carburanti.
Carburanti
Lo stiamo già vedendo: il prezzo di benzina, diesel, ma anche di tutto il comparto energetico sale vertiginosamente. Secondo GS continuerà a salire ed avrà un peso maggiore del previsto su famiglie ed imprese. Un bel macigno sulla ripresa perchè tante aziende saranno a rischio chiusura e le famiglie contrarranno fortemente i consumi determinando una recessione. Ma non basta.
Porte chiuse con la Russia
La mancanza del commercio con il partner russo farà sentire il suo peso andando ad aggravare ulteriormente il già delicato scenario economico. D’altro canto il problema del movimento delle merci si acutizzerà. Da un lato tante merci non arriveranno più dall’Asia mettendo in serie difficoltà le aziende italiane. Lo stiamo già notando con le aziende che producono pasta. Ma sono tante le aziende che dipendono dalla materia prima che arriva dai luoghi che oggi sono interdetti da guerra ed embargo.
Condizioni finanziarie e crisi
Una fragilità generale del sistema bancario e del sistema economico è prevista da Goldman Sachs per tutta l’Europa e la recessione e vista come prossima e probabile. Ma anche gli USA secondo la grande banca possono essere trascinati in recessione. Già oggi l’inflazione in USA è quasi al 10% e dunque uno scenario molto pesante è difficilmente evitabile.
Leggi anche: Superbonus, è caos: Poste blocca le cessioni relative al 2021
Leggi anche: Bonus facciate: 60, 90 e 110%, le tre vie con la novità delle Entrate
Dunque uno scenario pesantissimo di recessione per il nostro Paese e a prevederlo è proprio la nota banca d’affari per la quale lavorava il premier Draghi. A fare più paura è la mancanza di una rete di protezione a sostegno delle fasce più deboli. Davvero troppi sono esclusi da misure come reddito e pensione di cittadinanza che nei prossimi mesi potrebbero diventare ancor più necessarie.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.