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Qual’è il massimale di spesa per ottenere i bonus ristrutturazioni – Immobiliare.it

Il Decreto Prezzi è in vigore. Sono stati definiti i massimali di costo per i cittadini che beneficeranno delle detrazioni fiscali per i lavori di riqualificazione energetica della propria casa. Bisogna dunque produrre l’asseverazione della congruità delle spese. L’asseverazione è un documento che solo un professionista tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere, può rilasciare. Il documento serve ad attestare la sussistenza di tutti i requisiti tecnici necessari per poter fruire dei vari bonus edilizi.

I massimali di costo per ottenere i Bonus

I nuovi massimali di costo devono essere applicati ai lavori per i quali il titolo abilitativo è richiesto o depositato a partire dal 15 aprile 2022. È tenuto a produrre l’asseverazione della congruità delle spese chi usufruisce del Superbonus sotto forma di detrazione Irpef o scegliendo lo sconto in fattura o la cessione del credito e chi usufruisce degli altri Bonus edilizi attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Il Ministero della Transizione Ecologica (Mite) ha chiarito quali sono i tetti massimi dei prezzi dei materiali e prodotti, mettendo anche a disposizione una serie di Faq sul sito Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Esclusi i lavori di importo inferiore a 10mila euro

Ad esempio, sono escluse dall’obbligo dell’asseverazione le opere classificate come edilizia libera e gli interventi agevolati con Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e Sismabonus, di importo complessivo non superiore a 10mila euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio. Il tecnico è comunque tenuto a verificare il rispetto dei costi massimi specifici per ogni tipologia di intervento.

Il problema della variazione costi e dell’inflazione

Il Decreto prezzi tuttavia non tiene conto dei rincari dei costi dei materiali a causa dell’attuale inflazione galoppante. Una tendenza che potrebbe mettere a rischio i cantieri e il comparto dell’edilizia. Diverso è il caso dei lavori pubblici dove il Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims) ha messo a punto un meccanismo per la compensazione dei rincari con monitoraggio degli aumenti delle materie prime.

Tutti i massimali di costo e i chiarimenti a eventuali dubbi sono disponibili su questo sito.

di Nicola Teofilo

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