

L’introduzione del sistema di qualificazione delle
stazioni appaltanti e delle centrali di committenza ha
segnato un passaggio che si può definire, senza esagerare, storico,
per l’organizzazione del procurement pubblico in Italia.
L’adesione da parte delle Amministrazioni, iniziata un po’ a
rilento, adesso mostra numeri molto più consistenti come dimostra
l’ultimo
report di ANAC, che ha avviato il monitoraggio
sul sistema di qualificazione disciplinato dagli artt. 62 e 63 del
d.Lgs. n. 36/2023 già a partire dall’entrata in vigore del
nuovo Codice dei Contratti Pubblici.
Il quadro generale: 4.684 amministrazioni qualificate
Secondo l’ultimo report dell’Autorità, aggiornato
al 31 dicembre 2024, sono 4.684 le amministrazioni
pubbliche qualificate, con una suddivisione netta tra i
due settori principali:
- 60,1% delle amministrazioni è qualificato sia
per lavori che per servizi e forniture; - 29,2% è qualificato solo per servizi e
forniture; - 10,7% è qualificato solo per lavori.
Entrando più nel dettaglio, per il settore
lavori risultano 3.314
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