Il fondatore dell’Accademia di Formazione per Serramentisti AmbrosiPartner ha lanciato qualche mese la piattaforma EasyTransfer che si occupa di trasferimenti del credito derivante dalle detrazioni fiscali per trasformarli in liquidità. Qui ne illustra il funzionamento.
Il dott. Paolo Ambrosi (la laurea è in Scienze Agrarie), dove passa, non lascia indifferenti gli operatori del settore serramenti. Settore in cui opera da trent’anni, in diversi ruoli. Molto apprezzato per il gran lavoro che fa, ma anche qualche volta contestato, specie dai soloni del serramento. In ogni caso tutti gli riconoscono il merito di aver approfondito, primo in Italia, nei primi anni 2000 le tematiche della posa in opera, grazie anche alla vicinanza alla straordinaria esperienza di CasaClima, di cui peraltro è ancora docente. Undici anni fa fonda Accademia di Formazione per Serramentisti AmbrosiPartner varando seguitissimi corsi di posa in opera, vendite, marketing, IVA, detrazioni fiscali. Ne vedremo qui le cifre. In totale 35 persone lavorano all’interno del Gruppo.
La piattaforma EasyTransfer lanciata da Paolo Ambrosi
Da pochi mesi ha lanciato un’altra iniziativa di cui tutti parlano: la piattaforma EasyTransfer. Una piattaforma di cui tutti parlano dall’inizio dell’anno e che si occupa di trasferimenti del credito derivante dalle detrazioni fiscali per trasformarli in liquidità. E’ l’unica specializzata, così Paolo Ambrosi vanta, per il mondo del serramento.
I meccanismi di cessione del credito derivante da lavori edilizi e soprattutto lo sconto in fattura sono le poderose leve che in pochi mesi hanno reso effervescente sia l’edilizia che il settore dei serramenti. Dal suo osservatorio privilegiato Ambrosi assicura che: “Nonostante la pandemia il mercato dei serramenti cresce circa del 40% proprio grazie allo sconto in fattura”. Ci è sembrato inevitabile intervistarlo proprio su EasyTransfer, naturalmente iniziando dall’Accademia di cui modestamente copre il ruolo di direttore tecnico.
Da dove nasce l’idea di costruire l’Accademia?
Il mercato del serramento è diventato sempre più normato e competitivo. I serramentisti spesso sono disorientati ed hanno capito che l’arma vincente è la competenza che ha fatto nascere una grande richiesta di formazione.
Per questa ragione 11 anni fa è nata l’Accademia con l’obiettivo di rispondere ai dubbi che chi lavora nel nostro settore deve risolvere ogni giorno. Ci occupiamo di formazione in campo fiscale, normativo, tecnico e marketing.
Cifre, dati e fatti possono aiutare i lettori a capire meglio la vostra attività…
L’Accademia produce un fatturato di 2,5 milioni che diventano circa 5 milioni sommando il fatturato della altre aziende del gruppo come Winmarketing, FA marketing, AmbrosiServizi, e le ultime due aziende nate per processare e cedere il credito fiscale, Easy Transfer Service e Easy Bonus SVP
Partecipano ai nostri corsi circa 25.000 serramentisti all’anno. Questi sono i dati del 2020.
Vendiamo circa 3.600 manuali, più di 2000 videolezioni. Lo scorso anno abbiamo venduto oltre 3.500 copie del software per il calcolo automatico dell’Iva, il confronto con i massimali dell’Allegato I e la stampa automatica della Dichiarazione di congruità della spesa.
Abbiamo 6 dipendenti e 14 persone che lavorano a contratto oltre alle 13 persone coinvolte nella cessione del credito. In totale oltre 30 persone.
Ma veniamo alla piattaforma Easy Transfer. Perché questa nuova attività?
Abbiamo seguito con grande attenzione il Decreto Rilancio fin dalla sua nascita e dopo la sua pubblicazione a maggio 2020 ed i successivi decreti attuativi e circolari della Agenzia delle Entrate. Avevamo capito fin da subito la grandissima potenzialità per il nostro settore. Con lo sconto in fattura e cessione del credito possono acquistare le finestre pagandole la metà anche gli incapienti, chi ha poca liquidità e chi non ha certezze per i 10 anni successivi. La platea dei potenziali consumatori si allargava di almeno il 50% e quindi abbiamo subito previsto l’incremento che poi realmente si è concretizzato.
Abbiamo anche intuito che il problema sarebbe stato poi nel processamento della pratica con tutta la burocrazia collegata e nella cessione del credito da parte del serramentista ad un compratore.
Quindi abbiamo avuto l’idea di creare una piattaforma specifica solo per serramentisti con 3 punti di forza:
1. la richiesta di pochi documenti prodotti in automatico dalla piattaforma
2. un centro di assistenza telefonica che aiuti in modo immediato tutti quelli che sono in difficoltà
3. pagamento certo e veloce.
Entriamo nel dettaglio della piattaforma. Anche qui vorremmo cifre, dati e fatti …
Alla piattaforma Easy Transfer Service si accede direttamente dal sito www.easytransferservice.com o dal sito www.ambrosipartner.com.
Attualmente ci sono circa 1700 serramentisti profilati. Trattiamo circa 250 pratiche al giorno con un fatturato medio a pratica di € 12.000,00 che genera uno credito unitario cedibile di € 6.000,00 per un totale di 1,5 milioni al giorno.
Ci lavorano 13 persone di cui 2 sono dedicate solo al call centre per chiarire agli iscritti tutti i dubbi sul processamento delle pratiche ma anche i quesiti di natura fiscale e le regole per l’accesso allo sconto in fattura
Quali crediti acquista e processa la piattaforma?
La piattaforma accetta e acquista esclusivamente i crediti derivanti da Ecobonus e Bonus Casa al 50% relativi ai serramenti ed ai loro accessori, quali chiusure oscuranti, schermature solari di qualsiasi tipo comprese pergole bioclimatiche e zanzariere ecc..
L’aver scelto di accettare solo questa tipologia di credito e solo per i serramenti ed accessori ci ha concesso di creare una piattaforma molto specializzata e molto semplice con una richiesta minima di documentazione ed una professionalità che non ha equali in Italia.
La parte burocratica è un punto importante perché i serramentisti di solito si lamentano del numero di documenti richiesti, del tempo necessario a caricare una pratica e del costo. Anche qui, quali sono i numeri della vostra piattaforma?
Per validare la pratica ci vogliono 8 documenti che vengono prevalentemente generati in automatico dopo aver inserito i dati del cliente e dell’immobile. Normalmente questa operazione richiede meno di 20 minuti.
Il costo è di € 140,00 a pratica per le prime 3 e poi € 110 o € 100 a seconda se il serramentista sceglie il pacchetto da 10 o 20 pratiche. La restituzione è il 78% del valore nominale del credito e viene pagata entro massimo 60 giorni dal caricamento della pratica. Normalmente i serramentisti ricevono dunque la monetizzazione del loro credito prima ancora di aver montato i serramenti
Chi sono i compratori dei crediti che rilevate?
I compratori finali naturalmente sono le banche con le quali abbiamo ottenuto accreditamento per oltre 200 milioni. Per evitare tutte le difficoltà del passaggio diretto dal serramentista alla banca abbiamo utilizzato degli intermediari che rendono più semplice e veloce l’operazione. Si tratta di aggregatori industriali o di Easy Bonus SVP, una azienda di cartolarizzazione del credito fiscale, iscritta presso la Banca d’Italia, che acquistano direttamente il credito dal serramentista e poi lo dividono in tranches che vengono poi cedute ad altre banche con le quali ci sono dei contratti di acquisto vincolanti per dare certezza a chi cede il credito.
Quali i rischi per il serramentista o il rivenditore che vi cede il credito? Un dubbio frequente che hanno tutti i serramentisti è se il credito che acquisiscono con lo sconto in fattura può essere successivamente aggredito dalla Agenzia delle entrate che potrebbe chiedere loro la restituzione. Cosa rispondete a questa domanda?
Premesso che la legge chiarisce in modo inequivocabile che i controlli verranno fatti sul beneficiario, ovvero sulla sig.ra Maria, e che in mancanza di requisiti sarà lei a restituire la somma indebitamente detratta e non il serramentista, tramite la piattaforma facciamo comunque una scrupolosa analisi dei documenti per evitare problemi successivi.
Siamo inoltre coperti da una assicurazione che rifonderebbe eventuali danni subiti dal serramentista in caso la pratica da noi processata avesse qualche difficoltà.
Fino ad oggi, infatti, con diverse migliaia di pratiche processate non abbiamo avuto alcun problema, e anche per questo un numero sempre maggiore di serramentisti si affida ad Easy Transfer Service.
Non bisogna dimenticare che uno dei maggiori problemi per il settore dei serramenti è la verifica se il credito ceduto è conforme ai massimali previsti dall’allegato I. Ma la verifica non è molto semplice perché bisogna capire quali elementi confluiscono nei massimali. A lungo si è infatti discusso se ci fosse un massimale anche per i portoncini, per i cassonetti o se nel massimale rientra anche il controtelaio. In caso di controllo, il serramentista che sbaglia la verifica di congruità della spesa mette in difficoltà il suo cliente ma anche sé stesso per aver elaborato un documento errato.
Nel caso del Superbonus risponde direttamente l’asseveratore con la sua assicurazione obbligatoria. Ma per l’Ecobonus chi risponde?
Questo effettivamente è il punto centrale che spesso viene trascurato. In caso di sola sostituzione delle finestre che accedono alla detrazione per Ecobonus dopo il 5 ottobre si deve eseguire la verifica della Congruità della Spesa rispetto ai massimali previsti dall’Allegato I perché lo sconto si può applicare solo alla cifra congrua.
Ho visto che per mancanza di informazioni oppure perché non è chiaro come fare questa verifica il documento di “Dichiarazione di congruità della spesa” spesso è assente nella documentazione del serramentista. Nonostante sia sempre obbligatorio e questo indipendentemente dallo sconto in fattura,
Questo espone il serramentista ed il cliente ad un rischio molto grande.
Infatti, se la fattura fosse da € 10.000 ma il massimo detraibile solo € 8.000 si dovrebbero fare due fatture: quelle congrua da € 8.000 sulla quale eventualmente applicare lo sconto in fattura e quella non congrua da € 2.000 che il cliente dovrebbe pagare a parte senza detrazione e quindi con bonifico ordinario per evitare la trattenuta dell’8%.
Se invece si applica lo sconto in fattura all’intera somma dei 10.000€ si compie una truffa nei confronti dello Stato che coinvolge sia la sig.ra Maria che ha detratto una cifra superiore a quella detraibile sia il serramentista che non ha ottemperato all’obbligo di elaborare la Dichiarazione di congruità della spesa.
NdR: vedi in proposito l’articolo di Paolo Ambrosi su Guidafinestra “Dichiarazione del fornitore di serramenti ecobonus. Come redigerla”
Come può fare il serramentista ad avere le informazioni su come compilare questo documento?
Normalmente le associazioni di settore avrebbero dovuto dare questa informazione immediatamente dopo l’obbligo di legge. Però ho notato che invece la gran parte dei serramentisti erano poco informati e molto preoccupati.
Per questo la nostra Accademia ha subito organizzato un corso specifico. In merito diamo anche informazioni immediate tramite il nostro call center e soprattutto abbiamo sviluppato un software che fa tutto in automatico evitando qualsiasi errore.
Con questo software si può avere il calcolo automatico della corretta aliquota Iva, il confronto con i massimali e la dichiarazione di congruità. Nel caso di sconto in fattura stampa in automatico anche la fattura con lo sconto finanziario, che è diversa dalla fattura normale.
Ultima domanda. Stiamo andando verso il cosiddetto riassetto delle detrazioni fiscali. Che cosa proponi per migliorare la fruibilità degli sgravi fiscali?
Poiché si tratta di detrazioni fiscali bisogna considerare che tutto quello che non paga il singolo cittadino viene pagato dalla collettività. Nell’ipotesi di miglioramento si deve pensare non solo all’interesse della categoria ma anche alla sostenibilità ed all’obiettivo che le detrazioni fiscali dovrebbero raggiungere quindi le iniziative andrebbero distinte in base la tipo di agevolazione fiscale.
Escludiamo il Bonus Facciate che, come ha chiarito l’Agenzia delle entrate, non ha applicazioni nel settore dei serramenti né per le finestre né per le chiusure oscuranti sulle altre detrazioni la mia opinione è la seguente:
Il Superecobonus va considerato come un’iniziativa eccezionale per far ripartire l’economia. E’ stata una cosa buona ma deve avere un termine certo perché ha un impatto estremamente notevole sulla fiscalità generale.
L’Ecobonus è un premio che viene dato a chi contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico tramite l’efficientamento volontario della propria casa. Il vantaggio per la collettività è un’aria più pulita ed una riduzione del consumo di risorse non rinnovabili per questo ciascun cittadino paga con le sue tasse la parte che il beneficiario detrae. Giustamente questo incentivo è esteso a qualsiasi tipo di immobile e deve avere una percentuale di detrazione maggiore rispetto al Bonus Casa
Il Bonus Casa è una detrazione che viene data a chi decide di ristrutturare la propria casa e sarà lui e non la collettività ad avere il beneficio principale. Lo sgravio fiscale agevola questi interventi considerando che poi avranno un riflesso indiretto sull’intero comparto economico e sul gettito erariale grazie all’emersione del pagamento in nero, ma poiché il vantaggio sociale è minore, minore dovrebbe essere anche la percentuale di detrazione rispetto all’Ecobonus.
In tutti i casi però il problema principale rimane la complessità delle regole di accesso e soprattutto le incertezze nella applicabilità.
Sarebbero, quindi, molto utili delle Guide specifiche per ciascun settore pubblicate dalla Agenzia delle Entrate con cadenza semestrale che diano informazioni chiare sulle varie detrazioni per lo stesso intervento per avere una corretta visione d’insieme e ridurre gli errori in buona fede.
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