In un nostro precedente approfondimento avevamo già messo in evidenza la convenienza, soprattutto per le imprese , ad acquistare crediti edilizi da superbonus, bonus ristrutturazione, sisma bonus, ecc, per poi pagare imposte e contributi previdenziali; infatti, se l’impresa o un privato, acquistano un credito che ha un valore nominale pari a 100 e lo pagano 80, il credito potrà essere utilizzato per pagare imposte e contributi pari a 100 dunque per un importo pari al valore nominale del credito stesso.
Da qui, sia per le imprese che per i privati può essere conveniente acquistare crediti edilizi.
C’è però l’altra faccia della medaglia, nel senso che questo differenziale tra valore nominale e prezzo pagato per acquistare il credito, potrebbe essere oggetto di tassazione o meglio di imposizione.
Dunque, la domanda che ci stiamo ponendo è se l’acquisto di crediti
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