L’Italia ha suddiviso i paesi stranieri in 3 categorie (C,D,E) a seconda del rischio epidemiologico. Per ogni gruppo, le norme italiane per gli spostamenti sono differenti. E anche questi paesi a loro volta hanno posto dei limiti per i turisti italiani. Vediamo dove è richiesta la quarantena viaggi estero e dove no.
Quarantena viaggi estero: paesi europei
Dell’Elenco C fanno parte: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
I paesi dell’elenco C che prevedono la quarantena per gli italiani sono: Belgio, Danimarca Estonia, Irlanda, Israele, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Liechtenstein e Svizzera. Diversa la situazione per Ungheria, Norvegia e Finlandia dove l’ingresso è vietato. E’ possibile andare in Islanda senza la quarantena solo per i viaggiatori che abbiano completato la vaccinazione anti-Covid-19, effettuata con uno dei vaccini approvati dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e che siano in possesso di un valido certificato di vaccinazione. Hanno anche libero ingresso nel paese coloro che presentano un documento che attesti la presenza di anticorpi al SARS-CoV-2 (test PCR o test sierologico) dopo aver contratto il Covid-19. Anche per andare in Bosnia ed Erzegovina non è necessaria la quarantena.
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Quarantena viaggi estero: paesi extra europei
Dell’elenco D, invece, fanno parte Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore e Thailandia dove non è necessario giustificare lo spostamento. Tuttavia, la situazione non è così rosea. Australia, Nuova Zelanda e Singapore però sono ancora chiuse al turismo per chi proviene dall’Italia. Per andare in Corea del Sud, Thailandia e Ruanda è necessaria la quarantena.
i Paesi fuori dall’Europa che accolgono i turisti italiani senza quarantena sono i seguenti: Albania, Antigua e Barbuda, Armenia, Bahamas, Barbados, Belize, Bermuda, Botswana, Colombia, Costa d’Avorio, Costa Rica, Ecuador, Egitto, Dubai, Georgia, Ghana, Guatemala, Honduras, Isole del Regno dei Paesi Bassi, Isole Turks e Caicos, Kenya, Macedonia del Nord, Maldive, Messico, Montenegro, Namibia, Nepal, Nicaragua, Perù, Repubblica Dominicana, Saint Lucia, Saint Kitts e Nevis, Serbia, Sud Africa , Tanzania, Turchia, Uganda, Zambia. Per andare in Brasile non è necessario effettuare la quarantena ma è vietato l’ingresso in Italia dal Paese almeno fino al 15 maggio. Anche Panama e l’Etiopia non prevedono l’isolamento però la situazione attuale in questi paesi non è delle migliori.
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Ritorno in Italia da un paese estero
Fino al 15 maggio sarà obbligatorio il tampone e la quarantena al rientro dall’estero. Chi arriva dai Paesi Ue e da Paesi extra europei deve sottoporsi a tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti all’ingresso in Italia. Potrà accedere nel nostro paese solo se il tampone è negativo e giustificare il rientro con un’autocertificazione. A prescindere dall’esito del tampone molecolare o antigenico è necessario, inoltre, sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario per un periodo di 5 giorni (nel caso in cui si stia rientrando da Paesi dell’elenco C) o 10 giorni (per chi torna da Paesi dell’elenco D o E).>>Tutte le notizie
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