di Martina De Tiberis
“Rivitalizzare l’edificio, recuperandolo nella sua totale funzionalità“. Questo l’obiettivo principale del progetto di riqualificazione del grattacielo di Ferrara tramite il Superbonus 110%, progettato dal designer Carlo degli Andreasi.
Lo studio del programma nasce dal lontano 2008, quando già con la passata amministrazione Sateriale era stata proposta una ristrutturazione integrale “senza alcun successo”.
Poi il Covid e l’arrivo degli incentivi statali hanno fatto il resto e oggi ecco un progetto che potrebbe portare a un aumento della rivalutazione di tutti gli appartamenti dell’immobile di circa 80/90mila euro in più.
Alla base del progetto, che sarà totalmente finanziato grazie al Superbonus 110% e avrà un costo tra i 15 e i 20 milioni di euro, ci sarà un intervento sulla sismica, sul cappotto che sarà “obbligatoriamente ignifugo” e sui rivestimenti della parte esterna che saranno di due tipi: uno in rame inossidabile che impedirà ai raggi del sole di surriscaldare l’edificio, mentre l’altro toccherà le pareti sud, est e ovest con il Kromatix, vale a dire un materiale capace di produrre anche un fotovoltaico polarizzato, tale da trasformare il grattacielo in una vera e propria centrale elettrica.
A ciò, oltre a interventi per favorire l’accessibilità e l‘inclusività delle persone disabili, saranno effettuate anche importanti migliorie agli ingressi e agli infissi: “Nei tre ingressi utilizzati avremo due porte scorrevoli sbarrate come se fossimo in una banca da cui poi si entrerà in galleria al fine di favorire il controllo e l’entrata di camini d’aria nelle torri. Faranno capo a una portineria che avrà la funzione di tenere sotto controllo tutti gli accessi da remoto. Per le finestre, invece, toglieremo i vecchi infissi e li disporremo in allineamento con il cappotto, impedendo in tal modo qualsiasi dispersione termica. Tutto ciò è possibile grazie all’oscurante presente nel vetro, che sarà mosso elettricamente”.
“Un’altra peculiarità – spiega degli Andreasi – sarà la creazione di antenne direzionate in un unico impianto. Saranno in tutto una quindicina e andranno a sostituire la miriade di antenne che ci sono oggi, visto che costituiscono un problema dal punto di vista dell’anticendio”.
L’inizio dei lavori sarà disposto da un’assemblea dei condomini che dovranno votare favorevolmente o meno l’eseguibilità del progetto. Non possediamo competenze tecniche sul progetto per dire se verrà o meno approvato, anche se è bene da sottolineare che nel corso di questi anni sono state diverse le idee per riqualificare l’immobile, sempre puntualmente bocciate dai condomini.
Qualora dovesse ottenere riscontro positivo, il cantiere dovrebbe durare tra i 18 e i 20 mesi circa, restituendo alla città un grattacielo e un quartiere Gad totalmente riqualificato.
Source: estense.com
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