Forte crescita della riqualificazione edilizia dovuta agli incentivi: gli interventi di manutenzione rappresentano oltre il 70% del valore della produzione del settore delle costruzioni
Nel corso degli ultimi anni gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio sono stati sostenuti dall’introduzione di misure incentivanti e dal loro potenziamento: questo è quanto emerge da uno stralcio del rapporto richiesto dalla VIII Commissione al Servizio Studi e realizzato dall’Istituto di ricerca Cresme, Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione, con i dati aggiornati a dicembre 2021.
Struttura del rapporto Cresme
Il rapporto si compone dei seguenti paragrafi:
- La riqualificazione edilizia: l’onda gigante del 2021 sospinta dagli incentivi
- Un bilancio pre-consuntivo
- Focus sul Superbonus 110%
- Stima dell’impatto sull’occupazione degli investimenti incentivati fiscalmente nel periodo 2011-2021
- Stima dell’impatto economico-finanziario degli incentivi fiscali
- Il Superbonus 110% introduce o rafforza nuovi attori del mercato delle costruzioni
- Appendice-Nota metodologica
- La stima delle risorse investite
- La stima dell’impatto economico-finanziario
Analisi dell’impatto degli incentivi
La spesa per gli investimenti in riqualificazione edilizia è caratterizzata da una crescita dovuta proprio agli incentivi: l’analisi degli investimenti in manutenzione straordinaria dal 1982 al 2021 mette in evidenza l’impatto che gli incentivi fiscali hanno avuto.
Una forte impennata della curva degli interventi è stata determinata da:
- la legge di bilancio 2020 con cui viene promossa l’agevolazione (detrazione è del 90% e senza limiti di spesa) per il decoro delle facciate degli edifici nelle aree centrali degli insediamenti, bonus facciate;
- il dl n. 34/2020 (decreto Rilancio) che con due articoli (il 119 e il 121) introduce un’aliquota di detrazione del 110% per alcune tipologie di interventi, e la possibilità di cedere i crediti d’imposta (cessione del credito e sconto in fattura) per quasi tutti gli interventi di manutenzione e ristrutturazione incentivati;
- il primo decreto Semplificazioni (dl n. 76/2020) rende più agevoli alcune procedure, seguito da un nuovo decreto Semplificazioni (dl n. 77/2021) che potenzia ulteriormente lo snellimento procedurale.
Nel 2021 il mercato degli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio è accelerato velocemente, frutto soprattutto degli interventi di manutenzione (straordinaria e ordinaria) che hanno rappresentato oltre il 70% del valore della produzione del settore delle costruzioni.
I lavori di riqualificazione nella sola edilizia residenziale, stimati dal Cresme, ammonteranno a fine 2021 a 75 miliardi di euro (25 miliardi oltre il 2020 e 21 miliardi oltre il 2019); di questi, 51.242 milioni di euro provengono dalla riqualificazione “incentivata”.
Secondo le stime del Cresme gli investimenti complessivi in riqualificazione edilizia, sommando edilizia residenziale e non residenziale, nel 2021 arrivano a un ammontare di quasi 100 miliardi di euro (99,3), 30 miliardi in più rispetto al 2020 e 24 miliardi in più rispetto al 2019.
Focus sul Superbonus
Positiva l’evoluzione del Super ecobonus; Enea e Ministero dello Sviluppo Economico riportano un consuntivo di 57.664 interventi per un ammontare dei lavori di progetto pari a 9,74 miliardi di euro, con l’ammontare della detrazione spettante (spesa pubblica) di 10.715 milioni di euro.
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