Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2021, il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): il progetto per la spesa dei fondi forniti all’Italia dall’Europa tramite il programma Next Generation EU, comunemente chiamato Recovery fund.
Tra gli obbiettivi del piano approvato troviamo efficientamento del patrimonio edilizio pubblico, proroga del Superbonus 110%, miglioramento delle infrastrutture e transizione ecologica.
Dopo questa recente approvazione da parte del Governo, il Piano sarà inviato alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica che forniranno le loro valutazioni.
Vediamo il testo del Recovery fund in dettaglio con un approfondimento sui temi legati all’edilizia.
Recovery fund, approvate le nuove risorse per l’edilizia
Come anticipato poco fa, è stato approvato il PNRR, anche detto Recovery fund. Il piano è principalmente suddiviso il sei macro aree tematiche che rappresentano gli obbiettivi d’intervento.
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L’insieme delle manovre che andranno attuate saranno sostenute da un totale di risorse allocate pari a 210 miliardi di euro. A loro volta questi fondi verranno suddivisi in:
– 144,2 miliardi per finanziare “nuovo progetti”;
– 65,7 miliardi per “progetti in essere“, che verranno significativamente accelerati sia in termini temporali che di realizzazione.
Le sei macro aree che rappresentano le “missioni” del piano, come possiamo vedere nel grafico, sono:
– digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, 45,1 miliardi;
– rivoluzione verde e transizione ecologica, 67,5 miliardi;
– infrastrutture per la mobilità sostenibile, 32 miliardi
– istruzione e ricerca 26,1 miliardi;
– inclusione e coesione, 21,3 miliardi;
– salute, 18 miliardi.
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Recovery fund, le “missioni” per l’edilizia
Tra gli elementi presenti nel Recovery fund, quelli di maggiore interesse riguardano gli obbiettivi contenuti all’interno di “rivoluzione verde e transizione ecologica”.
All’interno della “missione” si prende in considerazione l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici.
In questo caso, per raggiungere l’obbiettivo vengono istituite due principali linee d’azione:
– realizzare un programma di efficientamento e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con contestuale messa in sicurezza e digitalizzazione delle strutture;
– rilancio dell’edilizia in chiave di sostenibilità ambientale e performance antisismica.
Per raggiungere questi obbiettivi è inoltre stato previsto un prolungamento della detrazione Superbonus 110%, già prorogato con la Legge di bilancio al 30 giugno 2022.
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Sarà prevista, infatti, una proroga dell’incentivo fino al 30 giugno 2023 per gli IACP e fino al 31 dicembre 2022 per i condomìni, senza la discriminante dalla realizzazione minima del 60% dei lavori.
All’interno del Recovery fund, queste due linee guida vengono ulteriormente esplorate con riferimento a edilizia pubblica e privata.
Edilizia pubblica
In questa sezione vengono racchiusi tutti gli interventi che verranno attuati in materia di edilizia pubblica:
– risanamento strutturale degli edifici scolastici, per favorire una progressiva riduzione dei consumi energetici e delle emissioni, un miglioramento delle classi energetiche e un incremento delle sicurezza sismica;
– realizzazione di nuove scuole mediante sostituzione edilizia, l’obbiettivo è sostituire parte del patrimonio scolastico “vetusto”, soprattutto nella aree a rischio sismico, con edifici che incrementeranno aree verdi, digitalizzazione e sicurezza;
– “safe, green and social” per l’edilizia residenziale pubblica, si stima di intervenire su 1/5 dell’intero patrimonio edilizio residenziale con interventi di efficientamento energetico che permetteranno il passaggio dalla classe G alla E;
– efficientamento energetico e riqualificazione edifici pubblici in aree metropolitane, per riqualificare edifici comunali con utilizzi sociali;
– efficientamento cittadelle giudiziarie, si tratta di riqualificare e potenziare il patrimonio immobiliare dell’amministrazione della giustizia.
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Edilizia privata
L’obiettivo è di aumentare in modo sostanziale il risparmio annuale generato dagli interventi di riqualificazione energetica.
A questo proposito si stima che verranno sottoposti a questo tipo di interventi circa 3 milioni di metri quadri per anno, corrispondenti a circa l’1% della superficie complessivamente occupata da edifici residenziali.
Per questo motivo è stata prevista una proroga del Superbonus 110% fino al 30 giugno 2023 per gli IACP e fino al 31 dicembre 2022 per i condomìni, senza la discriminante dalla realizzazione minima del 60% dei lavori.
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Foto: iStock/scyther5
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