L’esame del consiglio dei ministri
Il «piano Draghi» sulle riforme da includere nel «Recovery Plan» finanziato dai fondi Ue è arrivato sul tavolo del Consiglio dei ministri (qui, il testo integrale in pdf). Il «Piano nazionale di riforma e resilienza» prevede interventi per 221,5 miliardi di euro, in gran parte finanziati dall’Europa (191,5) , e interventi in sei macrosettori, a partire da giustizia, riforma delle burocrazia, scuola, infrastrutture, semplificazione, ambiente e reti (tecnologiche e non ad alta velocità .
Sul Recovery plan, arrivato venerdì pomeriggio all’esame del consiglio dei ministri, pesa però lo scontro sulla proroga del Superbonus del 110%. Il vertice di giovedì mattina tra il premier Mario Draghi, i ministri interessati e i capidelegazione della maggioranza non ha sciolto il nodo e il teso ufficiale rimane con due grosse incognite sul Superbonus per le agevolazioni sugli interventi di ristrutturazione domestica e il Cashback (che rischia di non venire confermato per i prossimi anni).
Da una parte i 5 Stelle, che fanno della proroga del Superbonus fino alla fine del 2023 un «elemento essenziale per la valutazione» del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che il governo manderà a Bruxelles per ottenere i 191,5 miliardi di risorse europee destinati all’Italia. Dall’altra il ministro dell’Economia, Daniele Franco, che resiste, perché la misura è molto costosa e favorisce i redditi alti. Nonostante le tensioni, il Piano dovrebbe comunque ricevere il via libera.
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Source: corriere.it
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