– La Manovra – Un inasprimento dei controlli preventivi per ottenere il Reddito di cittadinanza e un taglio dell’assegno per coloro che rifiutino due proposte di lavoro. Sono le modifiche principali previste dalla legge di bilancio per il Reddito, a quanto si apprende dalla cabina di regia in corso a Palazzo Chigi. Il “decalage” dell’assegno dovrebbe essere progressivo, dal secondo rifiuto in poi, ma non sarebbero state indicate le percentuali del taglio. La direzione è quella “giusta”, soprattutto per la stretta sui controlli, ma per dare una valutazione definitiva il Movimento 5 Stelle si riserverebbe di valutare “l’equilibrio complessivo” delle modifiche al Reddito di cittadinanza. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il capodelegazione M5S, Stefano Patuanelli Alla riunione della cabina di regia, presieduta dal premier Mario Draghi e cominciata a Palazzo Chigi intorno alle 17 sulla legge di bilancio attesa domani in Consiglio dei ministri, partecipano il ministro dell’Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, i capi delegazione della maggioranza Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando, Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, Elena Bonetti e i responsabili economici di ciascun partito, Federico Freni (Lega), Antonio Misiani (Pd), Maria Cecilia Guerra (Leu), Laura Castelli (M5s), Luigi Marattin (Iv). La legge di bilancio conferma poi i saldi indicati nel Documento programmatico di bilancio (Dpb). Quota 102 soltanto per un anno, il 2022 è poi la proposta che sarebbe stata fatta dal governo nel corso della cabina di regia sulla manovra. Il dibattito sul punto sarebbe in corso. In aggiunta alla Quota transitoria di un solo anno, verrebbe istituito un fondo per traghettare i lavoratori penalizzati dai nuovi requisiti. Arriva una proroga per il Superbonus al 110% anche sulle abitazioni monofamiliari per tutto il 2022, ma con un tetto di Isee per i proprietari fino a 25mila euro e limitato quindi, viene spiegato, alle sole prime case. Il bonus facciate dovrebbe essere rinnovato per tutto il 2022, ma con una percentuale al 60%. Oggi il bonus facciate ha una percentuale al 90%: nelle ipotesi del Documento programmatico di bilancio, la misura era destinata a non essere rinnovata, mentre ora viene confermata con una percentuale ridotta. Verso lo stop definitivo al cashback. La misura, partita lo scorso gennaio e poi sospesa nel secondo semestre di quest’anno, secondo quanto si apprende, verrebbe cancellata. Sarebbe un’altra delle indicazioni emerse nel corso della cabina di regia in vista del Cdm domani. La misura era prevista anche per il primo semestre del 2022 e aveva ancora a disposizione 1,5 miliardi.
Il Pd avrebbe chiesto in cabina di regia di proseguire il dialogo con le parti sociali su pensioni e fisco.
– Draghi e il Pnrr – “Ora dobbiamo lavorare per rendere il nostro Paese ancora più equo e coeso. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il governo ha stanziato circa 11 miliardi per le infrastrutture sociali. Vogliamo affrontare il problema del disagio abitativo e riqualificare le periferie. In questo contesto un ruolo centrale lo avrà il terzo settore. Intendiamo sfruttare la collaborazione tra impresa sociale, volontariato, istituzioni pubbliche”. Lo dice il premier Mario Draghi in un videomessaggio alla Civil Week. “Il Piano ci impone anche di accelerare il completamento della riforma del Terzo settore”, aggiunge.
– Il Cdm – Il Consiglio dei ministri, poco prima, aveva approvato il decreto con le misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la delega sulla disabilità “che hanno come obiettivo quello di raggiungere ulteriori 8 dei 51 milestone e target il cui conseguimento è previsto, secondo il Pnrr, entro il 31 dicembre prossimo”. Secondo l’ultimo monitoraggio del 23 settembre, erano stati realizzati 13 dei 51 obiettivi.
– Il testo del Recovery – Nella bozza del decreto sul Recovery si legge, tra l’altro, che verrà istituito al Mef un “Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa“, presieduto dal Ragioniere generale dello Stato. Il comitato – cui partecipano dirigenti dei ministeri coinvolti, un componente della segreteria tecnica Mef, e rappresentanti di Bankitalia, Istat, Corte dei conti, farà capo alla ragioneria e “opera in relazione alle linee guida stabilite dal Presidente del Consiglio e riferisce al Ministro dell’economia”, si legge nella bozza del provvedimento. Sono 2,4 i miliardi, che con la leva finanziaria salgono a 6,9, destinati al turismo nel nuovo decreto legge Recovery con le misure per attribuire le risorse del piano e accelerare la realizzazione dei progetti del Pnrr, appena approvato dal Consiglio dei ministri. E’ quanto spiegano fonti del ministero del Turismo. Tra i principali interventi 114 milioni per il Digital Tourism Hub, quasi 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni per Roma Caput Mundi – Next Generation EU. Sarà Difesa Servizi s.p.a, la società per azioni con socio unico il Ministero della Difesa, la “centrale di committenza, per l’espletamento delle procedure di gara relative all’infrastruttura” del cosiddetto Cloud Nazionale. Per la realizzazione delle attività assegnate a Difesa Servizi S.p.A. viene inoltre chiesta l’autorizzazione di una spesa di 5 milioni di euro per il 2021 e di 10 milioni di euro per il 2022. Ogni Regione e ogni provincia avrà un “progetto bandiera” con “particolare rilevanza strategica” e coerente con le linee del Pnrr e per la sua elaborazione potrà contare su un nuovo Nucleo di coordinamento tra le istituzioni locali e lo Stato. E’ quanto si legge nella nuova bozza del decreto Recovery. Il nuovo organismo è istituito, presso il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie della presidenza del Consiglio dei ministri e sarà operativo fino al 31 dicembre 2026. Niente penalizzazioni per i professionisti che accettano contratti a tempo con la Pubblica amministrazione per i progetti del Recovery: il nuovo decreto per l’attuazione del Pnrr “per incentivare il reclutamento delle migliori professionalità” prevede che i professionisti possano mantenere l’iscrizione agli ordini di appartenenza e che, in ogni caso, non ci siano costi “a carico del professionista per la ricongiunzione” dei periodi contributivi in caso si opti per non rimanere iscritti alla relative casse di previdenza.
– Delega sulla Disabilità – “Con l’approvazione, oggi in Consiglio dei ministri, della nuova legge delega, poniamo le basi per una svolta in campo normativo a favore delle persone con disabilità”. Lo dichiara la ministra per le Disabilità Erika Stefani, al termine del Consiglio dei Ministri che ha adottato il Ddl delega in materia di disabilità. “La riforma che intendiamo promuovere – aggiunge – pone al centro la persona con le sue esigenze, le sue relazioni, i suoi desiderata: si realizza così l’obiettivo del progetto di vita personalizzato e partecipato, fondamentale richiesta del mondo associativo ed essenza della convenzione Onu”.
Potrebbe arrivare domani in Consiglio dei ministri anche il ddl sulla concorrenza. Secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo si starebbe cercando di chiudere in queste ore il testo per portarlo domani alla riunione che dovrebbe varare anche la manovra.
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