di Iv. Por.
«Solo investimenti nel digitale consentono di superare i limiti di competitività delle imprese umbre. Per questo variamo una manovra importante che mette 25,5 milioni nel territorio proprio per innovare». Presenta così, l’assessore regionale Michele Fioroni, ‘Smart attack’, un pacchetto di bandi indirizzato alle Pmi umbre. «Non sono solo bandi – sottolinea il titolare dello Sviluppo economico di Palazzo Donini – ma lanciamo una sfida alle imprese per ammodernarsi, avviare la transizione digitale, rinnovare i propri processi e investire».
Accelerare sostegno imprese Per la presidente Donatella Tesei si tratta di «una manovra di straordinaria importanza per il nostro sistema produttivo. I bandi usciranno a breve. Insomma, stiamo accelerando su questo percorso per aiutare le nostre imprese, partendo dalle micro per contrastare la situazione drammatica che stiamo vivendo. Non possiamo sprecare questa occasione, poi ci saranno anche altre risorse del Recovery plan ma è importante avviarci in questa direzione. Le misure devono stimolare occupazione, specie giovanile e femminile».
I cinque bandi La filosofia della manovra è offrire, oltre a strumenti finanziari per stimolare investimenti, anche attività di digital assessment per verificare il livello digitale dell’impresa e costruire percorsi per la transizione digitale. Vengono, dunque, coperte anche spese anche per consulenze e formazione del personale. Scendendo nel dettaglio dei bandi, elaborati insieme a Gepafin e Sviluppumbria, i primi tre sono legati alla scala degli investimenti in digitale. Il bando Small (pubblicazione il 14 maggio e domande entro il 1 luglio) ha una dotazione di 4 milioni di euro per micro e piccole imprese nei settori produzione, commercio e artigianato e copre investimenti da 25 a 50 mila euro con contributo a fondo perduto del 40% del prestito erogato da Gepafin con periodo di preammortamento di 12 mesi e rimborso completo per digital assessment verificato da Atlante 4.0 del ministero. Premialità sono previste per imprese femminili e giovanili. Il bando Medium (stesse tempistiche e stessa dotazione) è molto simile ma prevede investimenti da 50 a 150 mila euro. Qui il fondo perduto è del 35% con un 5% aggiuntivo legato alla creazione di nuova occupazione. Il bando Large (pubblicazione 22 giugno e domande entro il 14 settembre) ha dotazione di 10 milioni e serve a investimenti da 150 a 1,5 milioni solo per imprese della produzione e servizi alla produzione. Viene gestito da Sviluppumbria e può coprire anche opere murarie.
Crisi complessa e energia C’è poi un bando destinato alle due Aree di crisi complessa (già pubblicato) con dotazione di 4,5 milioni ripartito in 2,9 milioni per Terni-Narni e 1,4 per ex Merloni, destinato a micro, piccole e medie imprese, simile agli altri bandi per stimolare investimenti in innovazione. Infine il bando Energia (domande entro il 21 settembre) con dotazione di 3 milioni basato serve a favorire efficientamento energetico con investimenti da da 50 a 500 mila euro.
Innovazione può salvare imprese Per Michela Sciurpa, amministratore unico di Sviluppumbria, si tratta di una «opportunità importante con misure funzionali allo sviluppo dell’economia regionale». Mentre Carmelo Campagna, amministratore unico della finanziaria regionale Gepafin, sottolinea come i segnali attesi per i prossimi mesi sono di una nuova stretta sul credito «perché – ha detto – con le misure nazionali abbiamo riempito le aziende di nuovo debito, pur garantito, ma che prima o poi dovrà essere rimborsato. Solo le imprese che saranno capaci di essersi innovate avranno i flussi di cassa per rimborsare il debito. Le difficoltà più grandi sono per le piccole imprese ma è qui che si giocherà la partita della ripartenza».
Cna plaude «Una manovra regionale che impegna 25,5 milioni di euro a sostegno degli investimenti delle imprese sulla digitalizzazione va nel senso da noi auspicato. Pertanto possiamo dirci pienamente soddisfatti». Sono le parole di Renato Cesca, presidente di Cna Umbria. «In particolare, la previsione di due bandi specifici per le micro e piccole imprese e di un bando con maggiori risorse per le imprese più strutturate, cui si aggiungono i due bandi sulle aree di crisi Terni-Narni e area ex Merloni, risponde alle esigenze manifestate dalle imprese negli ultimi mesi. Siamo convinti che il sostegno alla trasformazione digitale delle imprese possa contribuire in maniera importante al riposizionamento del nostro sistema economico-produttivo. Inoltre, nei bandi più corposi, è stata inserita la possibilità di unire agli investimenti digitali anche quelli relativi alle opere murarie ad essi collegate: anche questa è una novità importante in quanto gli immobili produttivi devono essere riqualificati al pari di quelli privati e pubblici. Adesso ci auguriamo che le misure annunciate vengano pubblicate velocemente perché la rapidità è fondamentale. Il lavoro fatto in stretta sinergia con la giunta e con le agenzie regionali – conclude Cesca – rappresenta un fatto importante per la nostra associazione e per tutto il sistema imprenditoriale».
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