Soddisfazione. È questo il sentimento prevalente tra le associazioni di categoria dell’Umbria riunite nel coordinamento ‘Insieme per innovare’ che, dopo aver presentato nelle scorse settimane proposte unitarie in merito alla nuova programmazione dei fondi comunitari 2021/2027, giovedì 7 ottobre hanno incontrato la presidente della Regione Donatella Tesei, gli assessori Paola Agabiti e Michele Fioroni e alcuni dirigenti regionali per entrare nel merito dei vari temi e dare al confronto un aspetto più operativo. Molte le novità, anche in discontinuità con il passato, presentate dalle associazioni.
La fondazione Its
Il primo risultato raggiunto riguarda l’impegno della presidente Tesei all’istituzione di una nuova fondazione Its, che le associazioni considerano strategica per andare incontro alle richieste di competenze medio alte provenienti dalle imprese in crescita. L’assessore allo sviluppo economico Fioroni ha condiviso l’impegno della presidente e ha annunciato che l’avviso pubblico per la nascita di una nuova fondazione verrà emanata entro l’autunno.
Sostegni in base a dimensione di imprese e investimenti
Ma le convergenze con l’assessore sono emerse anche su altri fronti, a cominciare da alcune richieste la cui impostazione Fioroni aveva già dimostrato nei mesi scorsi di condividere. Sul sostegno agli investimenti, infatti, la richiesta delle associazioni di prevedere misure differenziate in base alle dimensioni di impresa e all’entità degli investimenti, ricalca con qualche modifica quanto già accolto da Fioroni nei mesi scorsi con l’emanazione dei bandi del pacchetto ‘Smart Attack’. Tra le novità richieste dalle associazioni ci sono bandi multi-misura e multi-fondo a sostegno di investimenti importanti delle piccole e medie imprese del territorio per favorirne la crescita dimensionale.
Università e imprese insieme per lo sviluppo di nuovi prodotti
Tra le istanze anche l’emanazione di strumenti in favore della sostenibilità, volti alla riqualificazione degli immobili produttivi artigianali e industriali, nonché delle strutture ricettive. In tema di ricerca, la novità più rilevante delle proposte associative è la previsione di misure a sostegno dell’acquisizione di consulenze specialistiche, anche universitarie, per lo sviluppo di nuovi prodotti da parte di imprese di piccole dimensioni, che difficilmente possiedono le risorse interne per potersi muovere in questa direzione né, tantomeno, per sviluppare tradizionali progetti di ricerca.
Formazione per i giovani
Sulla formazione professionale le associazioni hanno proposto di partire da quanto di buono già esiste per andare alla costituzione di una filiera che, partendo dalla formazione ai mestieri dei ragazzi in età scolastica, passando da strumenti che favoriscano il riavvicinamento dei giovani al mondo del lavoro, arrivino all’istituzione di nuovi Its.
Turismo e Pnrr a braccetto
Convergenze sono emerse anche con l’assessore Paola Agabiti che ha mostrato interesse per tutte le proposte del coordinamento, in particolare per quelle in materia di turismo. Accanto alla necessità di un rafforzamento del brand Umbria, le associazioni chiedono di prevedere anche la creazione di sotto-brand, lo sviluppo di una promozione integrata pubblico/privata e la creazione di strutture per le attività outdoor. Non appena sarà terminato l’iter per la sottoscrizione dell’accordo di partenariato nazionale sui fondi strutturali, l’assessore Agabiti ha annunciato l’apertura di una nuova fase di concertazione. In proposito le associazioni hanno sottolineato la necessità che si apra innanzitutto una riflessione sulle risorse disponibili per l’Umbria provenienti sia dai fondi strutturali che dal Pnrr.
«Opportunità straordinarie»
Toccati per il momento solo di sfuggita altri temi cari al coordinamento, dal rafforzamento delle filiere agricole al welfare, fino ai sostegni alla creazione di nuove imprese, che sicuramente saranno affrontati negli incontri che la Regione si appresta a organizzare nei mesi a venire. «Siamo estremamente soddisfatti dai risultati dell’incontro di oggi – affermano i rappresentanti delle dieci associazioni del coordinamento – anche perché le proposte presentate alla Regione sono il frutto di uno sforzo, non sempre facile, per mediare tra interessi diversi. Sui quali, però, ha prevalso la consapevolezza delle straordinarie opportunità di crescita che sono di fronte a noi. Una crescita che rappresenta l’unica possibilità per creare nuovo lavoro e ricchezza per tutti».
Condividi questo articolo su
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.