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Renatino e il dimensionamento degli infissi per il Superbonus 110% – Lavori Pubblici

Renatino è un ingegnere moderno, preparato e affidabile. Prima
ancora di avviare qualsiasi attività di progettazione legge
addirittura tutte le norme, chiarimenti, risposte, FAQ e partecipa
a tanti webinar in modo da confrontarsi con i colleghi e verificare
se le sue idee sono corrette.

Renatino e l’intervento di sostituzione degli infissi con il
Superbonus 110%

Nel suo primo lavoro di
superbonus 110%
, che purtroppo non è andato avanti per una
differenza di vedute con il cugino ingegnere del suo cliente,
Renatino aveva avuto incarico, oltre agli interventi trainanti di
isolamento termico e sostituzione dell’impianto termico, di
sostituire gli infissi con altri più performanti. Il cliente di
Renatino, però, oltre alla sostituzione degli infissi gli chiede
anche di poter allargare i suoi orizzonti e avere delle vetrate più
larghe.

Renatino è giovane ma non è stupido, decide così di informarsi
se il cambio di dimensione degli infissi è concesso per l’accesso
al superbonus. Entra, quindi, sul portale dell’Enea dedicato alle
detrazioni fiscali e scarica il Vademecum “Serramenti e infissi” in
cui tra i requisiti tecnici dell’intervento è richiesto:

L’intervento deve configurarsi come sostituzione di elementi
già esistenti e/o sue parti (e non come nuova
installazione).

Siamo a giugno 2021 e Renatino è ancora in attesa della
documentazione dello Sportello Unico Edilizia per accertare lo
stato legittimo dell’immobile (Renatino è molto preciso e decide
ugualmente di verificarlo anche se nella CILAS poi non deve
riportare nulla). Renatino, che è sempre molto preciso, entra
nuovamente sul sito dell’Enea e vede che è attivo un chatbot di
nome Virgilio.

Renatino ripensa ai vecchi tempi in cui a scuola studiava la
Divina Commedia e pensava che non gli sarebbe mai servita per il
suo sogno di diventare ingegnere…e invece!

Renatino chiede, quindi, a Virgilio come funziona l’intervento
trainato di sostituzione degli infissi e si vede rispondere:

l’intervento deve configurarsi come sostituzione di
componenti già esistenti o di loro parti e non come nuova
installazione. Quindi, gli infissi connessi alla modifica
dimensionale o allo spostamento delle aperture, così come alla
realizzazione di nuovi vani di porta o finestra, sono esclusi
dall’agevolazione, tranne nel caso di interventi di demolizione e
ricostruzione. Non necessariamente deve sostituire tutte le
finestre
”.

Renatino è molto intelligente e capisce subito che nessuna
modifica dimensionale è ammesse e lo riferisce al suo cliente che
visibilmente infastidito chiede maggiori lumi a suo cugino
ingegnere il quale prende tempo per approfondire.

Renatino e la nuova risposta dell’Agenzia delle Entrate

Nel frattempo siamo arrivati a fine luglio e caso volle che
Renatino, sempre attento alle pubblicazioni dell’Agenzia delle
Entrate, si imbatte nella risposta n. 524 del 30 luglio
2021
che gli confonde ulteriormente le idee. Nella nuova
risposta, infatti, il Fisco ammette che la sostituzione degli
infissi può essere trainata nel superbonus anche nel caso di
spostamento e variazione dimensionale, ma a patto che la superficie “totale” degli infissi nella situazione post intervento sia minore
o uguale di quella ex ante. Ciò a garanzia del principio di
risparmio energetico.

Renatino è confuso. Lui da professionista preciso e puntuale ha
sempre pensato che:

  • l’Agenzia delle Entrate rispondesse su problemi di natura
    fiscale;
  • l’Enea su problemi di natura tecnica che riguardano
    l’ecobonus;
  • la Commissione per il monitoraggio presso il CSLP su problemi
    di natura tecnica che riguardano il sismabonus.

In questo caso Enea e Agenzia delle Entrate forniscono
interpretazioni diverse e Renatino non sa proprio come risolvere
questo dilemma.

Nel frattempo, però, è arrivata la documentazione dello
Sportello Unico Edilizia dal quale si evince una sopraelevazione e
un ampliamento orizzontale abusivi. Dopo uno scambio di opinioni
tecniche tra Renatino e il cliente sempre ben consigliato dal
cugino ingegnere, sappiamo tutti com’è andata. Lavoro andato e
onorario perso.

Renatino, però, è sempre molto tenace e vuole chiarirla questa
cosa della dimensione degli infissi. Siamo arrivati ormai a
novembre 2021 e così, per gioco, decide di provare a chiedere
consiglio nuovamente al chatbot Virgilio il quale stavolta
risponde:

L’intervento su serramenti e infissi, per beneficiare
dell’ecobonus, deve configurarsi come sostituzione di componenti
già esistenti o di loro parti (parti che influenzano l’isolamento
termico) e non come nuova installazione. Nel rispetto dei requisiti
previsti può riguardare anche la sostituzione del solo vetro.
Non è necessario che la sostituzione riguardi tutti gli
infissi.
Per gli interventi diversi da quelli di demolizione e
ricostruzione, a seguito della risposta n.524/2021 dell’Agenzia
delle Entrate, è possibile fruire dell’Ecobonus anche nell’ipotesi
di interventi di spostamento e variazione dimensionale degli
infissi a condizione che la superficie “totale” degli infissi nella
situazione post intervento sia minore o uguale di quella ex ante,
fermo restando che in ogni caso occorre rispettare le norme vigenti
in materia di interventi edilizi.

Modifica dimensionale, dunque, ammessa a patto che la superficie
complessiva non aumenti. Enea adegua Virgilio ad AdE e Renatino si
rende conto che la Divina commedia probabilmente era meno
complicata di questo superbonus 110%.

N.B.: Questo è il quarto di una serie di storie di Renatino
l’ingegnere, ironiche ma non troppo distanti dalla realtà.

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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