La chiesa del SS. Salvatore a Bologna è stata
oggetto di un intervento di restauro completo che ha coinvolto le
superfici esterne e le tre statue poste sulla sommità del timpano
della chiesa: un progetto sfidante, che ha visto l’applicazione di
tecniche d’indagine diverse, come le prove soniche e quelle con il
georadar.
Sviluppare un adeguato percorso conoscitivo: perché partire
dall’analisi diagnostica
Il primo passo, precedente all’inizio dei lavori di restauro, è
stato la messa in atto di una serie di indagini
diagnostiche sulle strutture e sui materiali delle statue,
al fine di studiare le modalità costruttive impiegate e l’entità di
degradi e dissesti. Infatti, l’esposizione delle statue agli agenti
atmosferici e, soprattutto, alle correnti d’aria, ha contribuito ad
accelerare fenomeni di degrado sia delle parti in metallo che delle
murature.
La struttura portante delle statue è composta da
un’intelaiatura in ferro, innestata in un
basamento in muratura di mattoni pieni, rinforzata ulteriormente da
un tirafondo, atto a trattenerla alla parete interna del timpano. I
drappeggi e gli
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