Come già fatto nei mesi scorsi, il CNI
ribadisce la propria posizione a tutela dell’equo
compenso per i professionisti coinvolti negli
appalti pubblici.
Equo compenso e revisione Codice Appalti: interviene il
CNI
Ne è stata occasione il tavolo tecnico del MIT,
nel confronto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Matteo Salvini,sul correttivo al Codice dei Contratti
Pubblici, al quale hanno partecipato numerose
istituzioni, enti e associazioni interessati. A rappresentare il
Consiglio Nazionale degli Ingegneri c’era il Consigliere
Sandro Catta.
Mentre i termini per il correttivo si avvicinano sempre di più –
lo stesso Salvini ha ricordato che il decreto va approvato
entro il 31 dicembre 2024 – sono oltre 600
le proposte arrivate dai 74 stakeholders che hanno
partecipato attivamente al confronto: tra gli argomenti più
dibattuti c’è proprio quello relativo all’applicazione dell’equo
compenso, punto sul quale il Ministro ha preso atto delle posizioni
differenti sul tema, anticipando che si assumerà la responsabilità
delle scelte.
Da una parte, infatti, ci sono le professioni
tecniche, unitariamente convinte dell’applicazione dei
principi sanciti dalla
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