Il giudice dell’esecuzione di un ordine di demolizione ha il
potere/dovere di stabilire un contraddittorio
con i responsabili degli abusi, qualora esso possa portare anche
alla revoca della sanzione, ad esempio tramite la
presentazione di titoli abilitativi in
sanatoria.
Revoca ordine di demolizione: gli errori del giudice
dell’esecuzione
Sulla base di questi presupposti, la Corte di Cassazione, con la
sentenza
del 7 novembre 2023, n. 44672, ha accolto il
ricorso contro la decisione di una Corte d’Appello che, in qualità
di giudice dell’esecuzione, aveva respinto l’istanza di revoca
dell’ordine di demolizione di un manufatto abusivo.
In particolare, secondo i ricorrenti, non sarebbe stata assunta
dal giudice una prova decisiva, considerato che l’istanza era
stata rigettata sull’erroneo presupposto che non fossero stati
emanati – e che non ne fosse prossima l’adozione – provvedimenti
amministrativi incompatibili con l’esecuzione dell’ordine di
demolizione.
In realtà la Corte non aveva preso in considerazione il
permesso di costruire in sanatoria rilasciato a
seguito della domanda di condono edilizio, che sarebbe stato
propedeutico alla
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