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Ricco Bonus Ristrutturazione da 50.000 euro per i lavori dentro casa. Domande già aperte – Trend-online.com

Ricco Bonus Ristrutturazione da 50.000 euro per i lavori dentro casa. Domande già aperte - Trend-online.com

Bonus Ristrutturazione,  PUBBLICATO:

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Bonus

Si avvicina il momento di dire addio al Superbonus 110% e al bonus facciate, al loro posto un bonus ristrutturazione che assegna fino a 50.000 euro di contributo per i lavori a casa, sia se effettuati negli interni che sugli esterni. Scopriamone di più!

Si avvicina il momento in cui dovremo dire addio alle maxi agevolazioni ristrutturazione con il Superbonus 110% e il bonus facciate che stanno per scomparire dalla scena.

Salvo da questo smantellamento dei bonus edilizi può considerarsi praticamente solo l’agevolazione ristrutturazioni che è nota anche con il nome di bonus casa 50%.

La Legge di Bilancio 2022 varata dall’ormai ex Governo guidato da Mario Draghi, se ha infatti sancito l’interruzione e la riduzione di molti incentivi, ha però lasciato intatto il bonus per le ristrutturazioni al 50%.

Questo, se non è così generoso negli importi come il Superbonus 110% e il vecchio bonus facciate 90%, ha però i suoi punti di forza, che sono nell’ampiezza dei lavori di casa che considera agevolabili e anche nella facilità di richiesta e utilizzo, la quale non prevede complesse documentazioni come negli altri due casi.

Soprattutto, dove siamo abituati a concepire l’erogazione di grossi importi per le ristrutturazioni sugli esterni, il contributo in questione offre fino a quasi 50.000 euro per singola unità immobiliare anche se i lavori sono eseguiti negli interni. 

Fa inoltre parte di quelle agevolazioni per cui il Decreto Rilancio ha stabilito che si possa utilizzare oltre alla detrazione d’imposta in dieci anni anche l’opzione della cessione del credito al fine di applicare lo sconto in fattura.

Domande aperte per un ricco Bonus Ristrutturazione che copre fino a 50.000 euro di lavori a casa

La normativa che regola i lavori ammessi da questo bonus ristrutturazione con la sua detrazione al 50% si trova disciplinata nell’articolo 16-bis del Dpr 917/1986, all’inizio concepito come una mera detrazione IRPEF del 36% e con un massimale di spesa agevolabile pari a solo 48.000 euro.

La scelta di aumentare la percentuale detraibile insieme al massimale di spesa, portandoli rispettivamente al 50% di 96.000 euro agevolabili, c’è stata a partire dal 2021, con la Manovra di Bilancio di quest’anno (Legge 234/2021, articolo 1, comma 37) che ha confermato l’innalzamento delle soglie fino al 31 dicembre 2024. 

Altro intervento importante sul bonus casa 50% c’è stato con il Decreto Rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 121), che ha stabilito per molte agevolazioni ristrutturazione, tra cui questa, la possibilità di trasformare la detrazione in credito d’imposta, che può essere ceduto al fine di applicare lo sconto in fattura ai beneficiari. Resta invece escluso da questa possibilità il bonus mobili valido solo con detrazione.

Dunque, per farla breve, il bonus casa ha una validità fino al 31/12/2024 e consiste in uno “sconto” del 50% su un’enorme quantità di lavori di ristrutturazione su interni ed esterni dell’immobile, che si può applicare ad una spesa massima di 96.000 euro. In totale il finanziamento per ogni immobile ristrutturato può arrivare a quasi 50mila euro. La detrazione si applica anche nel caso di acquisto di fabbricati a uso abitativo ristrutturati.

Ecco per quali lavori si possono usare i 50.000 euro di Bonus Ristrutturazione Casa

Per quanto riguarda il complesso dei lavori considerati agevolabili con il bonus casa 50% sussiste una differenza tra singole unità immobiliari e parti comuni di un condominio.

Nel primo caso si accede questo bonus per le ristrutturazioni in presenza di: manutenzione straordinaria (l’elenco dei lavori può essere visionato consultando la guida pdf compilata dalla AdE); restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia.

Nel caso delle parti comuni condominiali si ha accesso all’agevolazione anche qualora siano effettuate operazioni di manutenzione ordinaria:

“e opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage”.

Bonus Casa 50%: 50.000 euro di sconto in fattura sulle ristrutturazioni grazie alla cessione del credito

Come abbiamo detto la comodità dell’eseguire ristrutturazioni edilizie con il bonus casa 50% è che si può trasformare la detrazione in credito d’imposta e chiedere alla ditta di applicare lo sconto in fattura, grazie alla cessione del credito a terzi.

In alternativa, è possibile la fruizione mediante detrazione ai fini Irpef che sarà scontata in dieci annualità, perché ciò accada è d’obbligo che il pagamento dei lavori avvenga attraverso un bonifico dove vi sia specificata: la causale di versamento, il codice fiscale del beneficiario del bonus, il codice fiscale o la partita iva di chi riceve il pagamento.

Per quanto riguarda l’applicazione dello sconto in fattura e la cessione del credito ricordiamo che da novembre dell’anno scorso per effetto del DL Antifrode, qualora gli importi agevolabili siano superiore all’ammontare di 10.000 euro, sarà necessario presentare il visto di conformità e l’asseverazione tecnica della congruità dei costi.

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