Ricostruzione sisma 2016, Coldiretti plaude l’ordinanza su costi parametrici
L’associazione degli agricoltori umbri esprime soddisfazione per la decisione del Commissario alla ricostruzione che ha accolto alcune richieste presentate
Grande soddisfazione viene espressa dalla Coldiretti Umbria, riguardo all’Ordinanza del Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016 che aumenta il contributo concesso ai cittadini per la riparazione degli edifici danneggiati dal terremoto alla luce del forte rincaro di alcuni materiali edilizi e introduce diverse altre norme a sostegno delle imprese che operano nel cratere.
Considerato proprio il forte aumento dei prezzi dei materiali era stata Coldiretti, in un recente incontro a Norcia con il Commissario, a sollecitare questa azione, con incremento dei contributi sia per la riparazione delle abitazioni che per il ripristino degli immobili produttivi, sulla base dell’indice Istat dei prezzi, applicabile anche ai cantieri già avviati.
Serve andare incontro ed agevolare le giuste aspettative di tante famiglie ed imprese alle prese con la ricostruzione – spiega Coldiretti – viste le diverse problematiche che ancora “scontano” le zone colpite dal terremoto, dove l’agroalimentare insieme al turismo ambientale e culturale, gioca un ruolo fondamentale.
Territori – afferma Coldiretti – in cui all’emergenza post sisma, si è aggiunta quella legata alla pandemia, con una conseguente amplificazione dei disagi e dei danni economici che hanno colpito cittadini e imprese. Per questo – secondo Coldiretti – occorre moltiplicare gli sforzi per garantire le condizioni necessarie affinché le persone restino o tornino a vivere e lavorare in zone uniche che caratterizzano la regione. Una ricostruzione, che deve quindi poter andare di pari passo con la ripresa dell’economia, che in questi territori significa soprattutto cibo e turismo.
Un’esigenza – ribadisce Coldiretti – ancora più impellente in questa fase di ripartenza post covid-19, con la ricostruzione che deve essere in grado di abbreviare i passaggi burocratici, tener conto dell’attuale congiuntura, e che finalmente possa rappresentare una svolta concreta per i comuni terremotati, evitando il rischio spopolamento di aree a forte vocazione agricola e turistica.
Mai come in questo momento tra l’altro – conclude Coldiretti – esse potrebbero assurgere al ruolo di protagoniste per un rafforzato e virtuoso modello di sviluppo economico e di vita sociale e di comunità.
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