

Negli ultimi anni – solo per rimanere alla storia recente – il
D.L. n. 76/2020 (Decreto Semplificazioni) e il più recente D.L. n.
69/2024 (Decreto Salva Casa) hanno cercato di rispondere, con
interventi puntuali, ad alcune delle molteplici esigenze del
patrimonio edilizio esistente, modificando a più riprese le
disposizioni del d.P.R. n. 380/2001.
Tuttavia, si è trattato di interventi parziali, talvolta goffi,
che hanno finito per allontanare lo sguardo dalla necessità più
urgente: una riforma organica del quadro normativo in materia di
edilizia e urbanistica.
Riforma Testo Unico Edilizio: necessaria e urgente
L’esigenza è ben nota agli operatori del settore: costruttori,
professionisti tecnici, funzionari della P.A. da anni invocano una
revisione strutturale dell’intera disciplina. Una richiesta che,
pur essendo trasversale e condivisa, è sempre rimasta
inascoltata.
Qualche segnale era già arrivato: un primo abbozzo di
“Disciplina delle Costruzioni” e una proposta di legge delega
sparita poi dai radar. Adesso, con le nuove difficoltà
nell’attuazione concreta del Salva Casa, qualcosa sembra muoversi.
Anche se – è lecito chiederselo –
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