Il Consiglio dei ministri approva la bozza della delega per la riforma fiscale, in 18 mesi si vuole rivoluzionare il sistema fiscale. Ecco tutte le novità
Ok del Cdm alla riforma fiscale
Approvata dal Consiglio dei Ministri la bozza della delega per la riforma fiscale. Il testo, composto da 10 articoli, nel rispetto della bozza della riforma redatta questa estate dalle Commissioni di Camera e Senato, riduce le micro tasse e semplifica il sistema di tassazione. Uno degli obiettivi della Riforma però è anche quello di ridurre il carico fiscale per le imprese e di tagliare le tasse che gravano sulla classe media, riducendo di almeno un punto l’aliquota del 38%. Oggetto d’intervento anche il catasto, l’Iva, l’Irpef e l’Ires.
Vediamo più in dettaglio di capire quali sono gli interventi che l’Esecutivo guidato dal Premier Draghi intende metter in atto, puntualizzando, con le parole utilizzate dal Presidente del Consiglio che “la legge è una legge delega e quindi è una legge generale che poi andrà riempita da contenuti con un ulteriore momento di confronto.” Il Governo infatti avrà 18 mesi di tempo per i decreti che daranno attuazione alle disposizioni della delega.
Riforma del catasto
L’art. 7 della bozza prevede la “Modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e revisione del catasto fabbricati”. Il fine è di classare gli immobili non censiti e quelli abusivi e di attribuire a ciascun immobile un valore patrimoniale e una rendita attualizzata ai valori di mercato, che dovranno essere aggiornati periodicamente in base all’andamento del mercato immobiliare.
La riforma del catasto, secondo gli obiettivi del Governo, dovrà essere realizzata entro il 2026.
Il premier Draghi rassicura che in ogni caso questa riforma non farà aumentare le tasse, così come non le farà diminuire.
Iva ridotta
Nell’ottica di semplificare, ma anche di contrastare l’evasione l’Iva verrà letteralmente rivoluzionata attraverso la riduzione del numero delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le stesse.
Irpef: meno tasse per le classi medie
Sforbiciata di uno o due punti percentuali per l’aliquota del 38% al fine di ridurre il peso fiscale che grava sulle classi medie e d’incentivare il lavoro. Si vogliono anche riordinare le deduzioni e le detrazioni e ridurre la variazione delle aliquote marginali.
Sovraimposta Irpef
Le addizionali regionali e comunali sull’Irpef si trasformano nella “sovraimposta” che nella sostanza non varierà, perché dovrà garantire lo stesso gettito.
Le Regioni che presentano un disavanzo sanitario e che sono sottoposte a un piano di rientro potranno applicare aliquote superiori, ma anche in questo caso il gettito corrisponderà alle addizionali maggiorate nella misura obbligatoria.
Stesse regole sostanzialmente anche per i Comuni, i quali però saranno interessati da cambiamenti per quanto riguarda la ripartizione del gettito derivante dalla tassazione degli immobili produttivi del gruppo catastale D.
Superamento Irap
Si va verso il graduale superamento dell’Irap pur nel rispetto del limite necessario a finanziare il sistema sanitario.
Revisione Ires
Revisione dell’Ires e della tassazione del reddito d’impresa. Meno oneri amministrativi, ma soprattutto “tendenziale neutralità tra i diversi sistemi di tassazione delle imprese per limitare distorsioni di natura fiscale nella scelta delle forme organizzative e giuridiche dell’attività imprenditoriale.”
Lotta all’evasione fiscale
Come anticipato la lotta all’evasione passa attraverso la rivoluzione fiscale che interesserà l’Iva.
Agenzia delle Entrate unica
L’Agenzia, ora divisa in due enti, tornerà a essere unica, soprattutto per semplificare e contenere i costi.
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