Per guardare al futuro, l’ingegneria deve sapere analizzare le
proprie basi, per rinnovarle e studiare soluzioni all’avanguardia
anche in ambiti consolidati come quello dei sistemi
edilizi e del cemento armato. Un prodotto
che, sebbene in una fase matura del proprio ciclo di vita, oggi è
sottoposto a continui miglioramenti, grazie ad attività di
sperimentazione, ricerca e innovazione che ne migliorano le
prestazioni, anche in termini di minore impatto inquinante.
Non a caso diagnostica, tecniche di riparazione, di rinforzo e
di conservazione di strutture in cemento armato rappresentano, per
una parte consistente dell’ingegneria, un segmento importante del
mercato che necessita del continuo aggiornamento di
competenze tecniche ed approfondimenti, pensando anche che
la maggior parte degli oltre 12 milioni di edifici residenziali
presenti in Italia è stata realizzata prima della metà degli anni
’70 e che saranno necessari, in modo estensivo, interventi
riparativi e di conservazione delle strutture in cemento
armato.
Strutture in cemento armato: come intervenire sul patrimonio
esistente?
Sulla base di queste riflessioni il Centro Studi
CNI ha condotto
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